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Aidone, sono in arrivo i marines per ripulire l’area di Morgantina

Quaranta militari degli Stati Uniti della base di Sigonella, a fine mese, saranno all’opera per ridare decoro alla zona e spostare i beni di valore

AIDONE. Arriveranno presto i marines americani a ripulire l'area archeologica di Morgantina. Detta così potrebbe suonare strano, ma l'accordo raggiunto tra la base militare Usa di Sigonella e il Parco archeologico di Morgantina porterà a fine ottobre 40 militari degli Stati Uniti a ripulire dalle erbacce l'area archeologica di Morgantina e le aree verdi del museo archeologico, oltre al supporto nella sistemazione e spostamento di materiale archeologico. Una delegazione della stazione aeronavale della Marina Usa di Sigonella (Nas) ha incontrato il direttore del Parco di Morgantina, Laura Maniscalco.

Sarà la prima volta dal 1959, da quando i militari statunitensi effettuano azioni di volontariato in giro per i siti storici e archeologici siciliani con il progetto Community Relations (ComRel), che una squadra di soldati americani di Sigonella effettuerà un intervento di questo tipo nella Sicilia centrale. A spiegare le ragioni dell'impegno americano su base volontaria il cappellano militare Edward Erwin, tenente di vascello della Marina Usa, ma anche diversi ufficiali del gruppo di volo Vp4 Antisommergibile. «Un modo da parte dei volontari americani per far capire come la forza armata no sta chiusa nella sua base, ma cerca di realizzare un rapporto costruttivo con la popolazione locale e con la comunità che li ospita, un modo per trasmettere la propria amicizia in modo tangibile», sottolinea Alberto Lunetta, responsabile della Comunicazione della Nas.

L'attività sul campo verrà svolta il 29 ottobre. «Dobbiamo limare alcuni passaggi, ma l'accordo è concluso e siamo ben lieti di poter avviare questa collaborazione, sperando che possa continuare anche negli anni a venire», sottolinea la direttrice del museo regionale di Aidone, Maniscalco. L'intervento dei 40 militari della Marina e del Corpo dei Marines potrebbe anche ripetersi più di una volta l'anno, rinsaldando i rapporti di amicizia appena avviati, contribuendo a migliorare la qualità del sito archeologico e dell'area museale. Di recente sono già stati effettuati diversi e ripetuti interventi dello stesso tipo presso i principali siti archeologici catanesi, come all'Anfiteatro Romano di Piazza Stesicoro, alle Terme della Rotonda, al Teatro Greco e al Castello Ursino a Catania, l'antico borgo della Cunziria a Vizzini, il Tempio della Vittoria della città greca di Himera a Termini Imerese e l'Emporio di Bosco Littorio a Gela.

Presenti all'incontro anche il sindaco Vincenzo Lacchiana, il presidente dell'Archeoclub Alessandra Mirabella, il professor Giuseppe Di Giovanni dell'università degli Studi di Palermo, la professoressa Flavia Zisa della Kore di Enna, e il presidente del Centro ricerche Mediterranee, il professor Albereto Sposito che ha proposto il progetto. Di fatto il rapporto tra Aidone e gli Usa arriva da molto lontano. Gli Stati Uniti a Morgantina, infatti, sono di casa. Fin dal 1955 una missione statunitense della Princeton University ha intrapreso una serie di campagne di scavo che continuano ancora oggi, con la Missione della University of Virginia, sotto la direzione dell'archeologo Malcolm Bell.

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