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Santa Rosalia: Ballarò si mobilita tra mostre, dibattiti e spettacoli

Da Casa Professa al Carmine, tra piazze e vicoli, il quartiere popolare animato da una serie di iniziative a partire da oggi in attesa del Festino di metà luglio

PALERMO. Tutto ruota sulla Santuzza. Mostre, convegni, dibattiti, spettacoli, tutto prende vita attorno alla «Santa dei palermitani». Capita così che a corolla del Festino, parecchi quartieri pensino ad un proprio programma: dall'anno scorso capita anche a Ballarò dove, tra Casa Professa e il Carmine, le piazze e i vicoli, si celebra il Festino e, allargata, la «palermitanità» che in questo caso, vive tra magnificenza e degrado. Il «Festival di Rosalia» parte stasera e si srotola fino a sabato, promosso dal Comitato Ballarò con la Biblioteca Comunale. Si inizia oggi alle 19 con una quadrupla inaugurazione delle mostre Intorno a Rosalia, ovvero Ballarò e le sette opere di misericordia di Mauro Di Girolamo: un'unica tela di due metri per due sul mercato storico di Ballarò, osservata dalla visuale dell'Arco di Cutò, popolata dai nuovi cittadini, dal Bangladesh, Maghreb, Cina e Sud America. Poi Viaggio tra le edicole votive dedicate alla Santuzza di Mario Michele Spina: 24 foto che «scoprono» solo una minima parte delle 1800 edicole votive dedicate alla santa (la più antica è del 1624). La terza mostra è I palermitani raccontano Santa Rosalia a cura di Sergio Benanti: 100 scatti raccontano i volti dei protagonisti del corto De Rosalia (proiettato durante la rassegna), con una attenzione particolare alle donne. E infine, Santa Rosalia di Filippo Leto: cinque sculture, espressione del surrealismo simbolico che è proprio dello stile dell'artista: Il miracolo di Rosalia, La morte nera allegoria della peste, Il medico della peste, Palermo invoca Rosalia, Rosalia Sinibaldi. Tecnica mista che prevede l'utilizzo di legno, argilla, stoffa trattata, cere.
Il programma continua poi alle 20 con una tavola rotonda Rosalia e Palermo. Alle 21,30 sarà proiettato il cartoon Rosalia Santa Fanciulla, regia di Antonino Pirrotta, e il corto De Rosalia a cura di Sergio Benanti. Domani alle 21,30 si aggiunge alle proiezioni, la «festa a ballu» del quartetto Le Matrioske (Virgina Maiorana, Ciccio Piras, Simona Ferrigno e Roberta Miano); giovedì ritorna il Trionfo di Rosalia di Salvo Licata, ripreso in mano da Salvo Piparo con il contributo di Filippo D'Arpa, Al Madina, Bottega Retrò; ne è interprete lo stesso Piparo con Costanza Licata, Rosemary Enea, Coco Gulotta, Al Di Rosa, Daniela Melluso, e altri 50 artisti (repliche fino a sabato). Un riadattamento del famoso Trionfo di Salvo Licata, favola sacra e profana che Piparo rievoca dopo averlo visto rappresentato dai guitti-figliocci di Licata (Burruano, Sperandeo, Lollo Franco, Li Bassi, Civiletti). Attori-pupi che allora muovevano l'intera storia, tra divertenti fraseggi e antichi stornelli del ’700 che Salvo Piparo & Co. decidono di ripercorrere, rifacendosi al canovaccio degli ultimi orbi-trionfisti e ad una invocazione onirica del giornalista Filippo D'Arpa. Una parata teatrale con più di 50 artisti coinvolti a rappresentare tutta la storia della Santa.

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