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Palermo, «Norma» al Massimo da martedì: un clima quasi neorealista

L’opera di Bellini chiude la prima parte della stagione della Fondazione: sul podio ci sarà Will Humburg, in scena Aquiles Machado, Marco Spotti, Csilla Boros

PALERMO. Ultimo appuntamento operistico prima dell' estate, Norma di Bellini andrà in scena al Teatro Massimo il 17 giugno con la direzione di Will Humburg e la regia di Jossi Wieler e Sergio Morabito, rispettivamente sovrintendente e direttore artistico dell'Opera di Stoccarda.
«Questa edizione, che ha ottenuto nel 2002 il premio della critica, è ambientata in un clima quasi neorealista, in una situazione - ne definisce le scelte registiche il commissario straordinario Fabio Carapezza Guttuso ieri mattina durante l' incontro-stampa con gli interpreti - da dopoguerra. Una regia scarna ma molto intensa».
Un gradito ritorno a Palermo, per alcuni, come Marco Spotti-Oroveso e Aquiles Machado che sarà Pollione, un debutto nel ruolo della protagonista e di Adalgisa per il soprano ungherese Csilla Boross e per Annalisa Stroppa già Fenena nel Nabucco della scorsa stagione.
E si parla della vicenda che coinvolge tre destini, fra amori nascosti, rivalità, tormentose tentazioni di morte che potrebbero seguire la scia della nota Medea sulla vendetta esercitata sui figli.
Per Annalisa Stroppa Adalgisa «è un ruolo che mi piace moltissimo. Lei è al suo primo innamoramento. Esordisce felice, ma poi si scontra con la dura realtà e si trasforma in una donna che la scoperta di Norma amante e madre fa maturare».
Anche per Csilla Boross un debutto: «Nella musica Norma è più dolce ma nelle relazioni lei deve avere il comando di tutto e la regia è molto forte».
E sull'attualizzazione realizzata dai registi Aquiles Machado ritiene che «per questo spettacolo l'idea è quella di rendere viva l’opera». Protagonista maschile: «Pollione - aggiunge - è l' uomo che esibisce la sua forza ma ben lontano dalla peronalità di Norma, un uomo che si lascia coinvolgere dalle passioni e che forse solo alla fine acquista coscienza delle sue responsabilità».
«Fiasco!!! fiasco !!! solenne fiasco!!!» fu il primo esito comunicato da Bellini al Florimo subito dopo la «prima» della sua opera alla Scala quel 26 dicembre 1831 ma già dalla sera successiva si avviava quel consenso che a Norma non è mai mancato.
Con repliche fino al 25 giugno l'opera belliniana diretta da Humburg, regia di Jossi Wieler e Sergio Morabito, scene e costumi di Anna Viebrock, luci di Mario Fleck, ha nel cast Csilla Boross (in replica Katia Pellegrino) nel ruolo protagonistico, Annalisa Stroppa (Eufemia Tufano) in quello di Adalgisa con Aquiles Machado (Rubens Pelluzzari)-Pollione, Marco Spotti (Dario Russo)- Oroveso, Patrizia Gentile (Carmen Ghegghi)- Clotilde e Francesco Perrino- Flavio.
Orchestra e Coro del Teatro Massimo. Maestro del Coro, Piero Monti.

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