Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Teatro Massimo, riparte all’insegna della sicilianità che guarda avanti

Emma Dante: «Un segno di apertura da parte di Palermo». E oltre alla nota regista palermitana, a fare la differenza siciliani come Roberto Andò, Marco Betta e Desirée Rancatore

PALERMO. Rimodulato, è questo l’aggettivo con cui viene presentato il nuovo assetto della Stagione 2013, con anticipazioni anche su quella del 2014, del Teatro Massimo. Tra i nomi di spicco protagonisti in questo ‘cambio della guardia’, si spazia da Roberto Andò a Marco Betta, sino al soprano Desirée Rancatore, Gabriele Ferro e Francesco Zito, colpisce, e non poco, quello di Emma Dante che ritorna alla lirica, dopo la sua “Carmen” di Bizet che nel 2009 aprì, con non poche contestazioni, la stagione del Teatro alla Scala con la direzione del maestro Daniel Barenboim. Un ritorno soprattutto nella sua città, quella che l’ha in passato tenuta in qualche modo a margine dei soliti, e talvolta stantii, assetti culturali, nonostante i successi internazionali, dal Teatro alla Scala di Milano all’Opéra Comique di Parigi. Un segnale di rinnovamento forte, una spaccatura con il passato che fa ben sperare: «il Massimo guarda avanti – ha commentato il Commissario Straordinario, il prefetto Fabio Carapezza Guttuso, durante la conferenza stampa, a fianco dei consulenti artistici Lorenzo Amato ed Eytan Pessene ‒ articola in maniera più organica i propri impegni estivi e autunnali, tracciando una linea sicura per la Stagione 2014. Componenti essenziali di questo nuovo percorso sono una forte presenza in città e sul territorio regionale, una particolare attenzione alle eccellenze artistiche siciliane, un aumento delle recite d'opera, balletto e concerti e una nuova organizzazione della campagna abbonamenti che non dimentica le difficili contingenze economiche». E questo «viaggio», così come l’ha definito la stessa regista palermitana, sarà coraggioso e visionario, come la Dante ci ha sempre abituati, e segnerà il suo debutto al Massimo con l’opera inaugurale della Stagione 2014 (18 al 26 gennaio): “Feuersnot” (“La notte di San Giovanni”), un omaggio a Richard Strauss nel 150° anniversario della nascita. In cartellone, tra le anticipazioni operistiche 2014 si leggono altri celebri titoli del più amato repertorio: “Otello”, “Don Giovanni”, “Norma”, “La fille du régiment” e “Tosca” e “Švanda” di Jaromír Weinberge. Per gli appuntamenti più prossimi, invece, si guarda all’estate con due importanti rassegne cittadine che vedranno impegnate le compagnie artistiche del Massimo: Univercittà  (7, 12 e 31 luglio) e la rassegna “Estate al Verdura” (20 e 26 luglio, 8 settembre); poi al Teatro di Tindari e a quello di Segesta. In autunno riprenderà la Stagione 2013, che nel suo ampio respiro dà particolare attenzione all’eccellenza siciliana contemporanea, portando in scena alcuni dei suoi protagonisti, quali Roberto Andò, Marco Betta e Desirée Rancatore: la già nota rimodulazione del programma con “Il barbiere di Siviglia” di Rossini (17 al 25 settembre) tornerà in scena in un allestimento prodotto nel 2010 dal Teatro Massimo con la regia di Francesco Micheli; “Sette storie per lasciare il mondo” (23 al 27 ottobre) è l’opera per musica e film di Roberto Andò e Marco Betta dalla forte impronta siciliana, verrà presentata in una nuova veste e vedrà sul palco l’attrice catanese Donatella Finocchiaro, il soprano Gabriella Costa e i Fratelli Mancuso cantanti, compositori e polistrumentisti siciliani. “La traviata” di Verdi (21-30 novembre) debutterà con il soprano palermitano Desirée Rancatore a fianco del celebre tenore Stefano Secco e del baritono palermitano Vincenzo Taormina; e per il balletto natalizio il celebre “Schiaccianoci” di Cajkovskij (17 al 23 dicembre) a cura del Corpo di ballo del Teatro Massimo. Il Massimo riparte e lo fa rendendo protagonista la propria terra e le proprie ‘maestranze’, scelte che suggeriscono audacia, bellezza, e attesa per una Stagione che promette grandi cose.

Caricamento commenti

Commenta la notizia