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Regione, stato di città d'arte: firmato il decreto di proroga per 200 comuni

Il riconoscimento è stato firmato oggi dall'assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vincheri. Nello stesso documento, lo status di città d’arte è stato assegnato ad altri tre comuni: Alì e Condrò nella provincia di Messina, Mezzojuso nella provincia di Palermo

PALERMO. L’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, ha firmato oggi il decreto che proroga fino al 31 marzo 2013 il riconoscimento di città d’arte per oltre 200 comuni siciliani. Nello stesso documento, lo status di città d’arte è stato assegnato ad altri tre comuni: Alì e Condrò nella provincia di Messina, Mezzojuso nella provincia di Palermo. L’atto firmato dall’assessore è arrivato a un giorno esatto dalla scadenza dei riconoscimenti. Il mancato avvio delle procedure di proroga, per quei comuni in possesso dei requisiti, non avrebbe dato la possibilità alle attività commerciali di derogare all’obbligo delle chiusura domenicale e festive dei negozi, tranne che per nove domeniche da gennaio a novembre. Un rischio che, come riporta il decreto, “avrebbe prodotto localmente un ostacolo alla libera iniziativa e all’autonoma determinazione delle imprese commerciali acuendo, così, lo stato di emergenza in atto dell’economia regionale”. La firma dell’assessore è arrivata subito dopo l’incontro con le associazioni dei commercianti, dei consumatori e dei lavoratori. Un iter che si è risolto in appena due giorni, dopo che la Confcommercio regionale aveva lanciato l’allarme sulla scadenza dei riconoscimenti. “E’ un ottimo risultato - commenta Patrizia Di Dio, delegata di Confcommercio Sicilia -, un provvedimento necessario per le aperture domenicali dei negozi, che darà più opportunità ai consumatori. All’assessore Vancheri va il grande merito di aver risolto la questione con una dinamicità da manuale. Adesso - conclude Di Dio -, a cominciare dai primi giorni del prossimo anno, ci rimetteremo a lavoro per rispolverare la legge regionale sul commercio, rimasta immutata da tanti anni e non più attuale in un mercato moderno.

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