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Al via il Sicilia Queer Film Fest

Vladimir Luxuria e Filippo Luna tengono a battesimo l’evento: festival della trasversalità che privilegia ‘lo sguardo’. Una kermesse di sette giorni che si apre al nuovo, sperimenta, ma offre anche momenti di delicato cinema d’autore, dalle visioni di Godard alle letture di Daney.

PALERMO. Non chiamatelo semplicemente il Festival del cinema lgbt. Il Sicilia Queer Film Fest, giunto alla sua seconda edizione, ha già dallo scorso anno manifestato il suo carattere plurimo e trasversale sia attraverso il programma che, grazie all’esperienza del suo direttore artistico e ideatore, Alessandro Rais, alle parentesi sul cinema d’autore, alle aperture (necessarie visto i risicati spazi concessi alla cultura nella nostra città) verso il cinema esordiente e indipendente, ma anche attraverso una serie di iniziative collaterali che hanno promosso la cultura queer nel cinema e nelle arti in generale.
Manifestazione, dunque, sul cinema e per il cinema, queer innanzitutto, ma con un’attenzione al sociale e all’impegno civico, attraverso il linguaggio della contaminazione artistica: dal cinema, alla letteratura, alla fotografia, all’arte in generale. Una kermesse che si è costruita attraverso un intero anno in cui, questa la nota interessante, il pubblico ha potuto godere di una serie di incontri e prime visioni (come l’anteprima siciliana del film ‘Un giorno questo dolore ti sarà utile’ e l’incontro con il suo regista, Roberto Faenza), tavole rotonde, aperitivi, eventi per tutti i gusti, per arrivare con ‘consapevolezza’ artistica ed emotiva sino alla data inaugurale di questo primo giugno, sul palco del Cinema Rouge et Noir. Sette giorni in cui saranno protagoniste: 57 pellicole (tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, con diverse anteprime italiane e internazionali), quattro tavole rotonde, quattro presentazioni di libri a tematica queer, tre mostre di arti visive, e uno spettacolo teatrale.
«Palermo ha mostrato già nelle due precedenti edizioni del Pride e con manifestazioni come il Sicilia Queer Film Fest di non essere una città omofoba, di essere aperta al dialogo e di sperimentare strade nuove per educare la società alla ‘diversità’. Dialogo e cultura sono strumenti fondamentali attraverso quali passa il superamento delle discriminazioni di genere». Questo il commento di Vladimir Luxuria madrina del Festival, che nei due anni precedenti è stata testimonial del Sicilia Pride. E alla domanda sul peso che la Chiesa ha circa le chiusure culturali e politiche del nostro Paese, l’ex parlamentare ha risposto dicendo che il Vaticano ha già troppi problemi e scandali da risolvere, e si rivolge poi alle ragazze e ai ragazzi cattolici invitandoli a valutare non l’aspetto sessuale ma quello dei sentimenti, che sono uguali per tutti. A fianco di Luxuria, questa sera, l’attore siciliano Filippo Luna. Si aprirà, come lo scorso anno, con il trailer d’autore,  e un passaggio ideale di testimone da Roberta Torre, autrice del primo, a Stefano Savona, documentarista palermitano di fama internazionale per essere stato l’unica ‘videocamera’ sulla striscia di Gaza (che ha prodotto il drammatico e intenso reportage di guerra ‘Piombo Fuso’) e aver vinto lo scorso anno a Parigi il festival ‘Cinéma du Réel’ con il suo documentario ‘Palazzo delle Aquile’.
Una serie di appuntamenti pomeridiani precedono quello serale, per i cultori del cinema d’autore e per gli appassionati cinefili: alle 17 un omaggio al critico francese Serge Daney, per il ventennale della morte, con la sua video intervista a cura di Debray; seguirà poi la proiezione della pellicola sperimentale ‘Histoire(s) du Cinéma - Seul le Cinéma – 2A’ di Jean-Luc Godard. E infine la proiezione di ‘La morte corre sul fiume’, prima e unica regia dell’attore Charles Laughton. Le pellicole che apriranno il Festival saranno due: una caustica commedia degli equivoci, ‘Let my people go!’ del regista francese Mikael Buch, per concludere con la proiezione del documentario vincitore del Torino Glbt Film Festival, ‘Trans’, di Chris Arnold.
Tra i momenti di cinematografia cult, occorre ricordare le proiezioni di ‘Mondo Lux’ documentario di Elfi Mikesch dedicato a Werner Schroeter (maestro del Nuovo Cinema Tedesco scomparso due anni fa); ‘Palermo oder Wolfsburg’, tratto dal romanzo di Giuseppe Fava ‘La passione di Michele’ che valse a Schroeter l’Orso d’Oro a Berlino, nel 1980. Il Premio dedicato a Nino Gennaro quest’anno sarà assegnato allo spagnolo Eduardo Mendicutti, scrittore, giornalista, attivista, che, come recita la motivazione, «ha dato voce nelle sue opere, nonostante e contro le censure statali, a un mondo che si voleva che rimanesse sommerso». E nel festival delle sperimentazioni e ‘aperture’ la sezione Queer Short dedicata ai cortometraggi italiani e stranieri a tematica lgbt o che affrontano l’eterosessualità secondo una prospettiva queer, vedrà concorrere ben 15 titoli con molte anteprime assolute. Internazionale anche la Giuria presieduta dalla regista Emma Dante, dal regista francese Vincent Dieutre, dallo scrittore e sceneggiatore Matteo B. Bianchi, dal regista e sceneggiatore Fabio Grassadonia e dal regista canadese Mark Pariselli. Un festival, dunque, tutto da ‘sentire’. Per consultare il programma è possibile visitare il sito ufficiale: www.siciliaqueerfilmfest.it.

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