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Un libro ricorda Mimì La Cavera

Il volume, scritto dal giornalista Nino Amadore ed edito da Rubbettino, sarà distribuito in tutte le librerie. Racconta la lotta per lo sviluppo della Sicilia condotta dal primo presidente di Confindustria, scomparso l'anno scorso a 95 anni

PALERMO. La sconfitta di Mimì La Cavera ha determinato in Sicilia la vittoria dei ceti parassitari e spesso mafiosi con conseguenze ancora oggi evidenti sullo sviluppo dell'isola: il socialismo municipale, l'invadenza del pubblico in economia, il dominio delle cosche mafiose e la loro alleanza con un certo tipo di imprese disponibili a tutto, la consuetudine di assumere il personale della Regione senza concorsi. Sono questi alcuni punti sviluppati nel libro "L'Eretico, Mimì La Cavera un liberale contro la razza padrona" edito da Rubbettino che sarà distribuito da in tutte le librerie.
Il volume si propone di ricordare il primo presidente di Confindustria Sicilia scomparso l'anno scorso a 95 anni e ne racconta la lotta per lo sviluppo della Sicilia da lui condotta e osteggiata da parecchi: dagli agrari e alleati con una parte della Dc, alle imprese monopolistiche degli anni Cinquanta e Sessanta che si impegnarono per far cacciare La Cavera da Confindustria e poi per condizionare l'azione di supporto allo sviluppo della regione. Il libro è scritto dal giornalista Nino Amadore, corrispondente da Palermo del Sole 24Ore.

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