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Francesco Lauretta in mostra a Palermo

A Palazzo Sant’Elia la “personale” dell’artista ragusano, per la prima volta in città, è costituita da un ciclo di cinque quadri, da testi e da un'azione performativa che si è svolta nel giorno dell'inaugurazione all'interno dello spazio della Cavallerizza

PALERMO. A Palazzo Sant’Elia di Palermo inaugurata la mostra personale di Francesco Lauretta, curata da Lorenzo Bruni, dal titolo “Reale”. La mostra, prima e unica dell’artista a Palermo, è costituita da un ciclo di cinque quadri, da testi e da un'azione performativa che si è svolta nel giorno dell'inaugurazione all'interno dello spazio della Cavallerizza.
Questi nuovi lavori, pensati appositamente per l'occasione, sono contestualizzati da alcune sue precedenti opere come il video Condizioni marginali del 2005, da un catalogo di libri e musiche e altri progetti che andranno a formare un percorso inedito nelle sale al pian terreno di Palazzo Sant'Elia.
Il progetto di mostra di Francesco Lauretta trova il suo nucleo centrale in cinque nuovi grandi quadri che “abitano” e modificano la percezione dello spazio della Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia di Palermo. Le tele sono appoggiate a terra in attesa di essere appese nella loro giusta posizione mentre solo una ha già trovato la collocazione sulla parete. In questo modo lo spazio si presenta come un luogo in trasformazione e in attesa di un qualcosa creando una sensazione che esprime e sintetizza perfettamente quella che anima i paesaggi “rappresentati” nei cinque quadri.
Le tele presentano, in successione, le seguenti “vedute”: un particolare di città sconvolto da un terremoto, uno scorcio di una piazza assolata, tre figure di spalle in lontananza che osservano il mare, un cimitero sormontato da un cielo plumbeo e un particolare di interno di un’abitazione. Queste immagini mutuate dalla “pittura di genere” convivono nella stessa superficie pittorica con altre di diverso tipo creando una frizione e un contrasto “tra il surreale e l'inappropriato”.
Le presenze che attraversano questi “luoghi immaginati”, citandoli in successione, sono: un volto di un cristo come “ecce homo”, un giovane e un anziano che parlano con circospetta affettuosità, scheletri che affiorano in trasparenza dal terreno sabbioso, una comunità di scimmie in attesa, un figurante per processioni vestito da san Giuseppe. Queste differenti scene ci appaiono in una dimensione allucinatoria come se fossero permesse da strani strappi spazio temporali. E' un collage di informazioni volto a constatare la condizione attuale del cittadino immerso in un presente espanso in cui le informazioni pubbliche vengono vissute, per mezzo della smaterializzazione delle informazioni/esperienze, in modo squisitamente intimo e viceversa. Tale analisi sull'attuale rapporto asincrono tra soggetto e paesaggio abitato o abitabile è solo il punto di partenza per l'artista che, ripercorrendo le possibilità insite nella storia della pittura occidentale, dal medioevo fino ad oggi, intende interrogarsi sulle modalità narrative del mezzo artistico e soprattutto su quale sia il pubblico e il fine di tale narrazione.


INFO
Ex Cavallerizza di Palazzo Sant'Elia, via Maqueda 81, Palermo
Mostra visitabile dal 15 dicembre 2011 al 15 gennaio 2012
Aperta da martedì a sabato 10-13 / 16-19.30 domenica e festivi 10-13

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