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Musica, Venditti torna nei negozi con "Unica"

Il cantautore sul suo ultimo lavoro di inediti: “Unica è un atteggiamento, un punto di vista, è la mia vita, ma la è anche la canzone d’amore che porto dentro di me e che mi fa vivere la vita in un modo completo”

MILANO. A quattro anni di distanza dalla pubblicazione del grande successo “Dalla pelle al cuore”, Antonello Venditti presenta UNICA, ultimo lavoro di inediti su etichetta Heinz Music/RCA-Sony Music, acquistabile dal prossimo 29 novembre. A collaborare con lui, i suoi storici strumentisti: Gato Barbieri, sax alto, e Carlo Verdone, batteria. Un disco bello che, in una piramide ascensionale di valori, si eleva in un cielo catartico di suoni. Questo non stupisce: parliamo di Antonello Venditti, uno dei maggiori cantautori italiani per il quale la musica è stata sempre luogo di incontro, di amicizia e di confronto, in un clima di stimolante condivisione. “Unica è un atteggiamento, un punto di vista, è la mia vita, ma la è anche la canzone d’amore che porto dentro di me e che mi fa vivere la vita in un modo completo”. Spiega Venditti. “Mi approccio alla vita contemporanea con un atteggiamento emozionale”. Questo è Unica, un iter musicale pieno di note delicate ma, allo stesso tempo, forti, e intriso di un testo poetico. D’altronde per Antonello la musica è produzione di emozioni, in tutti i vari momenti della vita. UNICA nasce il 23 dicembre 2010 ed è un disco dedicato ad alcuni ricercatori della Facoltà di Architettura di Fontanella Borghese di Roma che erano saliti sul tetto per le loro rimostranze. All’inizio un po’ reticente, “Sono stato chiamato a cantare sul tetto e ho vissuto con loro un’esperienza indimenticabile. Mi sono trovato con l’eccellenza, quella vera, quella tanto vilipesa, che affermava il diritto alla vita e lo faceva attraverso le mie canzoni”. Il disco inizia proprio con “Allora canta”, preludio di libertà dedicato proprio a loro. E parla di femminismo, ricorda gli anni ’70 e le lotte di emancipazione. È un viaggio musicale e intriso di tematiche sempre attuali, un cammino intrapreso però non da solo, ma ”con l’altra metà del cielo”: la donna, musa ispiratrice delle sue note. L’esempio è la canzone “Cecilia”, che canta la figura ideale femminile che ha saputo dire tanti no, personificazione di morale, di libertà e di valori religiosi. Questo è il tema del disco, e amore e libertà i due perni cui si avvita tutto l’album. “Il disco sbatte sempre cielo-terra, cielo-terra”. Dice il cantautore. E insito c’è l’amore di un Dio che lui stesso si augura essere una donna. “Non c’è libertà senza amore, senza lavoro. Senza tutto ciò, non ci può essere famiglia. In un mondo in cui tutto è globale e conflitto, è questo quello che conta”.
Al suo lavoro hanno collaborato anche “due ragazzi siciliani, che facevano parte dei Velut Luna, che senza irriverenza sono entrati in questo gruppo e si sono fatti rispettare”, ha tenuto a sottolineare. “Sono stati uno dei tanti gruppi che io ho ascoltato. Per il mio lavoro da discografico, io amo andare in giro nei contest e passo il tempo con musicisti vari. Li ho scoperti per caso e li ho voluti con me con tutta la loro fortissima sicilianità”. Sono Beppe Arena e Giovanni Risitano, musicisti pluri-strumentisti che hanno contribuito in modo professionale a questo lavoro. “C’è stata intercambiabilità: Beppe nasce batterista e si ritrova tastierista, e Giovanni, invece, è molto raffinato, rappresenta la mia idea di chitarrismo di oggi, messo a confronto con il chitarrismo nato con i miei strumentisti storici: Maurizio Perfetto e il matto imperiale di Toti Panzanelli. Un viaggio dagli anni Ottanta ad oggi, quindi. Mancano gli anni Settanta. Ma quello ce lo hanno tutti dentro”.
E sono già note le date del tour che, non a caso, visto il tema trattato, parte proprio l’8 marzo e toccherà varie città italiane. In Sicilia sarà il 17 marzo, al Palasport di Acireale.

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