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Muccino a Palermo, e ora pensa a un film di fantascienza

Il regista, ospite della facoltà di Lettere, ha promosso l'ultimo film "Baciami ancora". In estate il primo ciak per la nuova pellicola

Palermo. Hollywood e il cinema italiano, sono stati questi i temi affrontati dal regista Gabriele Muccino all’incontro con i ragazzi dell’Ateneo di Palermo.
Arrivato in città, con un’ora e mezzo di ritardo, è stato ospitato nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia, in occasione degli appuntamenti organizzati dal Lum (Laboratorio Universale Multimediale). Così, dopo l’allegria di Checco Zalone, e l’illuminante dialogo con Paolo Virzì, questa mattina è toccata all’ecletticità di Muccino. L’incontro organizzato da Medusa Film, è stato solo il primo della giornata, per promuovere il nuovissimo “Baciami ancora”, sequel del “L’ultimo Bacio”, uscito nelle sale cinematografiche nel week end, ma già nei primi posti della top ten del grande schermo. Ad intervistare il giovane regista, di fronte ad una folla di ragazzi curiosi, è stato Rino Schembri, docente di critica del cinema dell’ateneo palermitano.
Primo argomento affrontato dai ragazzi è stato il rapporto e  le differenze tra il cinema americano e quello italiano, “il primo proiettato verso una missione: soddisfare il pubblico ed incassare ai botteghini; il secondo dona più libertà espressiva” come ha sottolineato il regista stesso. E grande ammanco del cinema italiano è stato individuato nella discontinuità di un cinema medio  dedicato al grande pubblico. “Si va dal film impegnato a quello commerciale, dalla crisi al grande successo”, invece diventa sempre più difficile esportare i  nostri attori a causa della poca conoscenza della lingua inglese.
Non sono mancate le domande sulle tecniche di ripresa utilizzate ne “L’ultimo bacio” e in “Baciami ancora”, il primo come spiega Muccino “più insicuro e esibizionista, con scene più corte e in una solo sequenza”, mente nell’ultimo “la tecnica lascia spazio all’indagine dei personaggi , la telecamera diventa il punto di vista del regista sulla vita”. Così i cinque personaggi del film rappresentano le varie sfaccettature che possono essere presenti in un uomo, le diverse reazioni agli eventi della vita. E nel futuro? Muccino si cimenterà in un film di fantascienza,  le riprese già in programma per l’estate, racconteranno la storia del risveglio dall’ibernazione. Nel pomeriggio, invece, è previsto l’incontro con il pubblico alle 17, alla Liberia Feltrinelli.





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