La Procura di Roma ha posto sotto sequestro l’area di via dei Gordiani dove questa mattina è esploso un distributore di benzina e gpl. I magistrati di piazzale Clodio procedono al momento per lesioni colpose e sono in attesa delle informative dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine intervenute.
Sono una quarantina le persone soccorse e visitate a seguito dell’esplosione avvenuta in un distributore di benzina a Roma: tra loro molti in codice giallo e almeno uno in codice rosso. Lo si apprende da fonti dei vigili del fuoco.
«Si è trattato di un’esplosione conseguente a un "blif da gpl" (un malfunzionamento dell’impianto del gas - ndr) equiparabile all’esplosione di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l'esplosione». Cosi il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, in merito all’esplosione avvenuta a Roma, il quale ha anche chiarito che ci sono ancora delle verifiche in corso sulle cause.
«Le operazioni sono risultate molto difficoltose perché a fianco al distributore c'era un deposito di ambulanze che aveva all’interno delle bombe d’ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni», lo ha detto il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi sul luogo dell’esplosione a Roma. «Le cause sono in corso di approfondimento, l’area è stata messa in sicurezza», ha aggiunto.
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