
La magistratura è impegnata a realizzare «i più alti valori espressi dalla Costituzione, uno sforzo che necessita di essere accompagnato da un contesto improntato al rispetto reciproco fra le varie Istituzioni dello Stato». Così la prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, nel suo intervento alla inaugurazione dell'anno giudiziario.
«Un vero e proprio patto per lo Stato di diritto in grado di alimentare la fiducia dei cittadini nei confronti di tutti gli organi cui la Carta fondamentale assegna l'esercizio di funzioni sovrane», ha aggiunto.
«Nell'anno 2024, su un totale di 314 omicidi volontari (in calo dell'8% rispetto ai 340 dell'anno precedente e ai 328 del 2022), quelli maturati in ambito familiare o affettivo ammontano a 151 e in 96 casi hanno come vittima una donna», ha spiegato Cassano. «I dati - aggiunge - continuano ad essere allarmanti, in quanto espressione di una perdurante, angusta concezione della donna quale oggetto di possesso e dominio da parte dell'uomo».
«Il lavoro irregolare è una delle cause principali delle lesioni o delle morti sul lavoro»: sono i dati della Prima Presidente della Corte Suprema di Cassazione nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario.
«Esiste una forte correlazione tra qualità, dignità, sicurezza del lavoro come testimoniato dal numero inaccettabile di infortuni con esito mortale che continuano a verificarsi con drammatica periodicità», ha aggiunto.
«Rendere giustizia si è fatto più difficile e richiede al giudice la ferma osservanza di alcuni principi basilari: la ricerca di soluzioni saldamente ancorate al diritto positivo in ossequio al principio costituzionale di soggezione esclusiva alla legge; il rispetto del riparto delle attribuzioni previsto dalla Carta fondamentale; la leale collaborazione con i vari poteri e organi dello Stato; senso di responsabilità e dell'autolimite; attenzione al contenuto e all'incidenza concreta della norma nella soluzione del singolo caso concreto»
«Suscita sgomento il numero di suicidi all'interno del carcere. Al 31 dicembre 2024 erano pari a 83 (47 italiani e 36 stranieri), numero cui vanno aggiunti 18 decessi per cause ancora oggetto di accertamento. Alla data del 10 gennaio 2024 si sono verificati altri 5 suicidi e 2 decessi per motivi da indagare", ha aggiunto la presidente della Cassazione, Margherita Cassano. "L'età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. Deve risuonare nelle coscienze di ciascuno di noi il monito del presidente della Repubblica a scongiurare che la persona ristretta in carcere viva in condizioni angosciose e disperanti, indecorose per un Paese civile, tali da costringerla a gesti estremi», ha aggiunto.
«I dati restituiscono un'immagine della magistratura diversa da quella oggetto di abituale rappresentazione e posta a base di progetti riformatori - ha affermato Cassano -. Una magistratura che, conscia delle sue responsabilità, cerca di assolvere al meglio i propri doveri con spirito di collaborazione, tensione ideale, impegno professionale, senso del limite e della misura, ascolto attento delle ragioni altrui nella convinzione che un confronto costruttivo costituisce un prezioso stimolo a migliorare».
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