Sale a 7 il bilancio dei morti per il maltempo che ha colpito la Toscana il 2 novembre. L’ultima vittima, Gianni Pasquini, 69 anni, è stata ritrovata questa mattina in un campo di mais a Campi Bisenzio (Firenze), il territorio tra i più colpiti da questa ondata, dove sono finiti sott’acqua 800 ettari di territorio. Ancora disperso invece un 84enne a Prato: la vettura che guidava, tornando a casa, è stata trovata ieri accartocciata in un terreno alluvionato ma dell’uomo nessuna traccia. Intanto inizia la conta dei danni che, secondo una prima stima resa nota oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani, ammonterebbero a 300 milioni tra pubblico e privato. «Ma è una stima assolutamente parziale - osserva il governatore toscano -, servirà almeno un’altra settimana per avere numeri più certi». E in particolare, il sindacato dei balneari Sib ha stimato in 100 milioni i danni agli stabilimenti. La macchina dei soccorsi continua a lavorare a pieno ritmo senza sosta, solo i vigili del fuoco spiegano che nelle cinque province toscane colpite dall’alluvione sono già 2.500 gli interventi fatti, con 570 uomini in azione e 150 automezzi. A Quarrata (Pistoia) le squadre dei pompieri hanno aiutato a evacuare con un mezzo anfibio anche una neonata insieme ai genitori. Il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio oggi è intervenuto con Giani, con il quale hanno sorvolato in elicottero le zone alluvionate, per fare il punto sulla situazione. Curcio ha annunciato la firma della prima ordinanza d’intesa con la Regione, dopo il riconoscimento dell’emergenza nazionale, che permetterà di mettere a disposizione le prime risorse per aiutare la popolazione. «Oggi stesso abbiamo più di 1.000 volontari che stanno lavorando - ha spiegato -, ci sono sei colonne mobili in arrivo, cinque colonne mobili di volontariato nazionale. Il tema vero è l’impiego dei mezzi in un territorio molto ampio, per questo abbiamo chiesto anche il rafforzamento dei centri di coordinamento». Per Curcio le zone più critiche sul maltempo sono quelle «di Prato, di Campi Bisenzio, la parte di Pistoia: qui abbiamo ancora acqua in quantità importante» che «rende molto complicato in alcune aree il ripristino della parte elettrica e dei servizi essenziali. Bisogna lavorare molto sul territorio per stabilire le priorità soprattutto per le persone più fragili, per quelle che sono già fragili per problemi e gli anziani che non possono stare in abitazioni dove non c’è energia ed acqua». Gli sfollati sarebbero 300. Intanto a Campi Bisenzio, dove centinaia di volontari provenienti anche da fuori Toscana si sono presentati al Comune e vengono muniti di tute, guanti, pale, le idrovore lavorano in maniera no stop dalla notte, in particolare tra la zona vicina al centro di via Palagetta e la frazione di San Piero a Ponti dove è tutto allagato e l’acqua non defluisce. Secondo Giani stamani 14mila persone erano raggiungibili solo con mezzi anfibi, 12mila a Campi Bisenzio e altre 2mila a Seano, nel comune di Carmignano (Prato) e questa sera sono circa 5mila. Sul fronte delle criticità per l’energia elettrica si apprende da Enel che sono circa 5.800 le utenze ancora prive: ieri si era partiti da 40.000 clienti disattivati. Per quanto riguarda il servizio idrico, Publiacqua informa che a Seano è ripartito il pompaggio nell’acquedotto: l’impianto Casa rossa era infatti finito sott’acqua e «ci vorranno alcune ore» per il ritorno appieno del servizio su Seano, Carmignano e in parte su Poggio a Caiano, dove sono attive autobotti. Sui social il governatore ha lanciato un appello a non mettersi in viaggio nelle zone colpite dal maltempo per non intralciare i soccorsi. Intanto i corsi d’acqua continuano a scendere di livello ma preoccupa è la nuova allerta meteo arancione e sono state disposte evacuazioni precauzionali a Prato, Montemurlo (Prato) e Montale (Pistoia). Nella foto i volontari al lavoro