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Forte terremoto poco dopo le 7 nelle Marche, in poche ore sciame sismico con 50 scosse

Uno sciame sismico ha svegliato l’Italia centrale e una parte di quella settentrionale questa mattina, quando una scossa di magnitudo 5.7, con epicentro al largo delle Marche e una profondità di circa 7 km, ha fatto sentire la propria potenza lungo tutta la costa dell’Adratico e, verso l’interno, fino a Firenze e a Roma. Dopo la prima scossa, alle 7.07, ne è arrivata una, cinque minuti dopo, di magnitudo 4.4, più o meno con lo stesso epicentro, in mare davanti a Pesaro. Poi, una successione di oltre una ventina, che si è protratta almeno fino alle 8.30. La distanza dell’epicentro dalla costa è di 30 km, ma la scossa è stata avvertita anche in Friuli.

Secondo i dati aggiornati alle ore 11, rilasciati dall’Ingv, la sequenza sismica conta finora 51 scosse, l’ultima delle quali è avvenuta alle ore 10,55, di magnitudo 2.3. Le due scosse più forti, invece, sono state quella delle 7,07 e quella avvenuta pochi minuti dopo, alle ore 7,12, di magnitudo 4.0. Il terremoto è stato avvertito in un’area molto vasta lungo la costa adriatica, dal Friuli Venezia-Giulia alla Puglia.

Non sono stati finora registrate vittime né danni, ma sono in corso, in particolare nel Pesarese, controlli su tutti gli edifici e le scuole sono rimaste chiuse in molti comuni. Sono in corso verifiche su tutti gli edifici a Pesaro, ha detto il sindaco Matteo Ricci. «È stata una scossa violenta e lunghissima», hanno raccontato in tanti, colti al mattino mentre si preparavano per andare al lavoro o portare i figli a scuola. «Ero a casa, sveglio da poco: abbiamo tutti ricordi di quanto è successo anni fa (il terremoto del 2016 e 2017). La prima preoccupazione è stata quella di attivare la vigilanza e mettere la città in sicurezza», ha detto il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, che ha parlato di «ore di attesa e di paura, perché possono registrarsi nuove scosse».

La circolazione ferroviaria è stata sospesa in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico. «Nessun treno - riferisce Rfi - è rimasto fermo in linea». La ripresa della circolazione a mezzogiorno.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è in «costante contatto» con il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

Il Catalogo dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle vicinanze dell’epicentro dell’evento di oggi, alcuni terremoti di magnitudo intorno a 5.0, come quello del 30 ottobre 1930 nei pressi di Senigallia (magnitudo 5.8), il più significativo della costa settentrionale marchigiana avvenuto nel Novecento. Nel video, realizzato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), è possibile vedere la propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto avvenuto alle 7,07 italiane al largo della costa marchigiana, di magnitudo 5.5. L’epicentro si trova nella provincia di Pesaro-Urbino, a circa 31 chilometri dalla città di Fano e a 35 chilometri da Pesaro. Il terremoto ha avuto origine ad una profondità di circa 7 chilometri. L’animazione mostra onde in diversi colori: quelle blu indicano il movimento del suolo verso il basso, mentre quelle di colore rosse sono per i movimenti verso l’alto.

Nelle scorse ore un terremoto anche in Asia. Sei persone sono rimaste uccise e altre cinque ferite in un terremoto di magnitudo 5.9 che ha scosso il Nepal occidentale ed è stato avvertito anche nella capitale indiana New Delhi.

 

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