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Covid, in Sicilia nuovi casi sotto mille e scende l'indice di positività: quasi 29 mila guariti

Nelle ultime 24 ore sono stati 926 i nuovi casi di Covid 19 in Sicilia su 10.472 tamponi processati e l'indice di positività scende all'8,84%. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute.

Ieri erano stati 1.070 i nuovi casi su 11.948 tamponi e il tasso di positività era al 14,3%. Diciannove i decessi e 28.746 guariti. In calo i ricoveri in regime ordinario (-10), lieve aumento per quelli in terapia intensiva (+2). 

A livello provinciale si registrano a Palermo 208 casi, Catania 208, Messina 165, Siracusa 93, Trapani 46, Ragusa 73, Caltanissetta 48, Agrigento 59, Enna 26.

Guardando i dati nazionali  sono 17.550 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano 17.574. Le vittime sono 89, in aumento rispetto alle 57 di ieri. I tamponi effettuati sono 149.497. Il tasso è all'11,7%, in aumento rispetto al 10,7% di ieri.

Il totale dei casi di Covid rilevati dall'inizio della pandemia in Italia è di 22.004.612. Sono 185 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, uno in più di ieri, nel bilancio tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono 22. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 4.150, nelle ultime ventiquattro ore 149 in meno. Gli attualmente positivi sono 515.431, rispetto a ieri 40.314 in meno. Dimessi e guariti sono 21.313.083 (+57.542) mentre il totale dei decessi dall'inizio della pandemia è di 176.098.

E' ferma al 7%, in Italia, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri (valore uguale a un anno fa) ma nell'arco di 24 ore cala in 5 regioni: Friuli Venezia Giulia (10%), Liguria (10%), Pa Trento (19%), Sicilia (8%), Toscana (4%). A livello nazione è stabile, anche la percentuale di terapie intensive occupate, ferma al 2% a fronte del 6% che si registrava esattamente un anno fa. Lo rileva l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), in base ai dati del 7 settembre.

La percentuale nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) nelle ultime 24 ore, cresce in Molise (5%). E' stabile in 15 regioni: Abruzzo (al 9%), Basilicata (9%), Calabria (17%), Campania (7%), Emilia Romagna (9%), Lazio (8%), Lombardia (5%), Marche (8%), Pa Bolzano (4%), Piemonte (4%), Puglia (7%), Sardegna (5%), Umbria (19%) Valle d'Aosta (3%) e Veneto (5%).

Restano due le regioni che superano la soglia di allerta del 15%: Umbria (19%) e Calabria (17%). Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19, rispetto alla rilevazione del giorno precedente il valore cresce in 4 regioni: Campania (2%), Friuli Venezia Giulia (2%), Marche (2%), Molise (5%), mentre cala in Abruzzo (al 2%) e Sardegna (2%). Mentre è stabile in 12 regioni: Basilicata (1%), Calabria (2%), Emilia Romagna (3%), Lazio (4%), Lombardia (1%), Pa Trento (2%), Pa Bolzano (1%), Piemonte (1%), Puglia (2%), Sicilia (3%), Toscana (1%) e Veneto (2%). In Liguria (0%), Umbria (1%) e Valle d'Aosta (0%) la variazione non è disponibile. Tutte le regioni sono sotto la soglia del 10%.

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