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Contagi Covid 100 volte più di un anno fa, l'Ema: «Possibile la quarta dose agli over60»

Il Covid continua a dilagare. I dati dicono che il numero dei contagi è cento volte superiore rispetto alla stessa settimana di luglio dello scorso anno. Una statistica che si riflette anche sul fronte ospedaliero: i pazienti ricoverati sono quattro volte di più di un anno fa.

Numeri implacabili che arrivano nel giorno in cui l'Ema annuncia di essere al lavoro per l'approvazione "a settembre" dei nuovi vaccini modificati. Intanto dagli Stati si parla di un test rapido in grado di rilevare in sole quattro ore le varianti del virus presenti nell'organismo dei soggetti positivi al Covid-19.

Sempre più contagi da Covid in Italia

A lanciare l'allarme è Enrico Coscioni, il presidente dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Tanto che il ministero della Salute con una circolare sollecita le Regioni nelle prossime settimane ad "adeguare l'ampliamento dei posti letto di Area Medica e in Terapia Intensiva dedicati al Covid" e prevedere "la corretta e tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da malattia da SARS-CoV-2 in relazione alle specifiche necessità assistenziali, con particolare riferimento alle categorie più fragili".

Nuovi vaccini da settembre

Dal canto suo l'Ema annuncia di essere al lavoro per l'approvazione "a settembre" dei nuovi vaccini modificati: "I dati preliminari degli studi clinici indicano che i vaccini mRNA adattati che incorporano un ceppo di Omicron possono aumentare ed estendere la protezione, se usati come booster", spiega il responsabile della strategia per i vaccini dell'Agenzia europea per i medicinali, Marco Cavaleri. Avvertendo inoltre che se i tassi di infezione dovessero aumentare "anche le persone tra 60 e 79 anni e quelle vulnerabili di qualsiasi età dovrebbero ricevere una seconda dose booster". Un'orientamento su cui anche le istituzioni italiane stanno riflettendo.

Aumentano i posti occupati negli ospedali dai pazienti Covid

Intanto in Italia l'Agenas nella sua analisi rileva una crescita di un punto in 24 ore della percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area non critica occupati da pazienti Covid, arrivando al 13%. Resta stabile al 4%, dopo l'aumento segnalato ieri, la percentuale delle terapie intensive occupate. Entrambi i parametri erano al 2%, esattamente un anno fa. Il virus prosegue dunque la sua corsa, trascinandosi dietro non solo la crescita di pazienti ospedalizzati e in intensiva ma anche i deceduti. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, dal 29 giugno al 5 luglio, i ricoveri con sintomi sono stati 8.003 rispetto a 6.035 della settimana precedente, ovvero il 32,6% in più, e le terapie intensive 323 rispetto a 237, con un amento del 36,3%. A crescere del 18% sono anche i decessi: 464 rispetto a 392.

Il test che rileva la variante in sole 4 ore

Il Southwestern Medical Center di Dallas in Texas annuncia l'efficacia del CoVarScan capace di identificare e differenziare le varianti Delta, Mu, Lambda e Omicron, tra cui la versione BA.2 di Omicron.

Il test, per riconoscere le varianti, separa otto diverse parti del virus che solitamente differiscono tra i vari ceppi. Rileva le piccole mutazioni in cui varia la sequenza dei blocchi costitutivi dell'RNA e misura la lunghezza delle regioni genetiche ripetitive che tendono a crescere e ridursi con l'evoluzione della malattia.

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