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Coronavirus, la variante Xe è più contagiosa di Omicron 2: i nuovi sintomi e l'efficacia dei vaccini

Comincia a creare preoccupazione la nuova variante Xe del coronavirus scoperta nel Regno Unito. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo le prime stime, questa mutazione potrebbe essere il 10% più contagiosa di Omicron 2 e così si giustificherebbe la risalita dei casi Covid in Europa.

Coronavirus, variante Xe

La variante Xe è al momento individuata come una ricombinazione dei due principali sottotipi della Omicron, BA.1-BA.2. Avrebbe lo status di un sottotipo della Omicron, accanto a BA.1-BA.2, dai quali si è formata, e alla BA.3, che circola molto meno rispetto alle prime due.

Variante Xe, i sintomi

Oltre a febbre, tosse continua e perdita di olfatto e gusto, il National Health Service inserisce anche fiato corto, sentirsi stanchi o esausti e la sensazione di corpo dolorante, mal di testa, gola infiammata, naso chiuso o che cola, perdita d'appetito, diarrea e sentirsi genericamente poco bene male o malati . Sul sito, è specificato che i sintomi possono essere molto simili a quelli dell'influenza e del raffreddore.

Variante Xe, efficacia vaccino

Anche se Xe è del 10% più contagiosa di Omicron, le autorità sanitarie britanniche restano caute e al momento non ci sono prove sufficienti per trarre conclusioni su trasmissibilità, gravità o efficacia del vaccino contro la nuova variante.

Variante Xe, Bassetti: "Si diffonderà più velocemente"

Per Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, la variante Xe "non sembra più aggressiva, più mortale e più patogenetica. Il ciclo completo vaccinale (con booster) funziona nel prevenire forme gravi. È invece sicuramente più contagiosa (+10%). Quindi si diffonderà più velocemente e più rapidamente e potrebbe prendere il sopravvento sulle altre. Dovremo abituarci: finché c'è virus c'è variante".

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