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Maturità: si cambia su voto e seconda prova, ma restano i due scritti e il colloquio orale

Scuola, ecco le decisioni del ministro Bianchi. Ma gli studenti non sono soddisfatti e annunciano nuove proteste

Sulla maturità si cambia ma non troppo. Dopo le proteste degli studenti, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi decide di mantenere l’impianto che aveva annunciato: dunque due prove scritte e il colloquio orale. Le modifiche riguardano soprattutto il voto, che nella versione iniziale era composto per il 40 per cento dai voti del triennio e per il 60 dalle prove d’esame (20 per ciascuno scritto, 20 per l’orale).

Nella nuova impostazione, invece, le prove dell’esame di maturità 2022 conteranno solo per il 50 per cento nel voto finale: l’altra metà invece deriverà dai crediti dell’ultimo triennio. La decisione è frutto della mediazione trovata dai tecnici del ministero per venire incontro alle richieste delle consulte degli studenti. Nella riunione di martedì con il ministro i ragazzi avevano addirittura proposto di far valere le tre prove per il 30 per cento del voto finale. Le organizzazioni degli studenti non si ritengono soddisfatte, ecco perchè nelle scuole di tutta Italia si sta riaccendendo la protesta.

Esami di maturità, cosa cambia

Nella bozza di ordinanza che ieri sera è stata trasmessa ai presidenti di Camera e Senato per l'acquisizione del parere da parte delle Commissioni parlamentari, così come previsto dalla Legge di bilancio, sono definite le modalità con cui si terranno gli esami di maturità a partire dal prossimo 22 giugno.

Se resta l'impianto con le due prove scritte e il colloquio orale, viene però rimodulata la divisione del punteggio fra il percorso scolastico e le prove di esame. Nella prima versione dell'ordinanza si parlava di 40 punti per il triennio finale e di 60 per le prove d'esame (20 per ciascuno scritto, 40 per l'orale). Nella nuova versione, vengono attribuiti 50 punti per il triennio e 50 per le prove (15 per ciascuno scritto e 20 per l'orale).

Il ministro Bianchi ha deciso anche di modificare leggermente le modalità della seconda prova del 23 giugno, che comunque non sarà nazionale, ma diversa istituto per istituto. Inizialmente, l’idea era che ogni singola commissione preparasse la prova, differenziandola di fatto per ogni classe. La modifica prevede invece che il secondo scritto venga predisposto a livello di istituto: i docenti titolari della disciplina oggetto della prova che fanno parte delle commissioni d'esame, entro il 22 giugno, proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. Il giorno del secondo scritto sarà estratta una delle tre tracce.

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