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Covid, primi casi in Sicilia della variante Omicron 2: tre a Palermo e uno a Messina

La variante Omicron 2, sorella gemella dell’Omicron, sbarca pure in Sicilia, con quattro casi, di cui tre accertati a Palermo e uno a Messina. La sottovariante, secondo gli esperti, forse è più contagiosa della variante madre, ma è ancor meno aggressiva del ceppo Omicron. A individuarla a Palermo è stato il Centro regionale qualità laboratori diretto dalla professoressa Francesca Di Gaudio. A questi tre casi se ne aggiunge un altro diagnosticato dal Policlinico di Messina.

Ma la curva del virus in Sicilia sembra ormai in discesa stabile, come il tasso di saturazione nelle terapie intensive, ancorato sui livelli del giallo da circa una settimana - cioè, paradossalmente, da quando il territorio è entrato in zona arancione - tanto che il rischio epidemiologico della regione è tornato su parametri da bianco, passando da moderato a basso. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Cabina di regia nazionale, che negli ospedali siciliani, per ciò che riguarda il rapporto tra ricoverati e posti letto disponibili, conferma le percentuali fotografate dal nostro giornale giovedì scorso, segnando, rispetto al precedente report settimanale, un rialzo dal 36 al 38% in area medica e un calo dal 20 al 18% nelle Rianimazioni, mentre l’Rt resta a quota 0,39 e, sempre su base settimanale, si registra un -51% di contagi sintomatici.

Così, nonostante il rialzo del tasso di saturazione in area medica, oggi vicino alla soglia critica del rosso (40%), la Sicilia sembra destinata a rientrare in zona gialla da lunedì 7 febbraio, subito dopo la scadenza dell’ordinanza ministeriale che ha disposto l’arancione per tutto il territorio. Ma in quella data la regione potrebbe anche fare un doppio salto all’indietro, tornando direttamente al bianco: dipende dal decreto che sta prendendo forma a Palazzo Chigi, con al centro l’abolizione di tutte le zone a colori tranne il rosso. Un livello di rischio, quest’ultimo, che l’Isola difficilmente raggiungerà, anche perché, su pressing dei governi regionali, l’Esecutivo potrebbe cambiare pure il sistema di registrazione dei pazienti Covid, escludendo i positivi asintomatici entrati in ospedale per altre patologie.

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