Entra oggi in vigore il nuovo orario dei treni in Sicilia, quello "invernale", che accompagnerà i pendolari fino all'estate. E sono proprio loro, chi viaggia in treno ogni giorno, a "puntare" il dito contro certe scelte, chiedendo delle corse, appunto, più a "misura di pendolare".
Ed è per questo che il Ciufer e l’Associazione dei Consumatori ADOC Sicilia in una nota congiunta inviata all’assessore regionale e al dipartimento trasporti della regione chiediamo che vengano prese in considerazione le proposte congiunte che da diversi anni vengono portate ai tavoli ma non vengono prese nella giusta considerazione.
"Premesso che avevamo chiesto nel tavolo tecnico del 23/09/2020 all’assessore ai trasporti, ai dirigenti del Dipartimento Trasporti e ai Dirigenti di Trenitalia di rivedere, di riprogrammare insieme l’offerta commerciale 2021/2022 cercando di ottimizzare con il nostro contributo e dal nostro punto di vista gli attuali 11 milioni di km-treno - scrivono Giosuè Malaponti e Roberto Di Maria - E’ passato un anno ma non abbiamo avuto risposta e per il sesto anno l’offerta commerciale continua ad essere un copia e incolla, più o meno, di anno in anno a parte l’entrata in esercizio di nuove infrastrutture e di conseguenza nuove fermate.
"Chiediamo la riorganizzazione dei 65 treni festivi/domenicali che non assicurano ai pendolari abbonati e all’utenza di poter raggiungere i luoghi di lavoro nella fascia pendolare 6.00/9.00, di programmare le coincidenze con i treni in arrivo da Palermo nella stazione di Messina con i treni in partenza per Catania e Siracusa e con il servizio metropolitano di Giampilieri, di programmare le coincidenze con i treni in arrivo da Palermo nella stazione di Catania con i treni in partenza per Messina e Siracusa, la programmazione dei treni da e verso Catania Aeroporto perché allo stato attuale è un servizio accomodato, di rivedere il Contratto di Servizio - continua la nota - la sistemazione in tutte le stazioni di una bacheca contente l’elenco dei punti vendita (indirizzo e distanza dalla stazione), la sistemazione di una bacheca in tutte quelle stazioni che per motivi logistiche non sono accessibili ai bus sostitutivi con le informazioni relative ai punti di fermata, di programmare le coincidenze a Siracusa per Catania e Messina con tutti i treni provenienti da Gela/Modica e diretti a Modica/Gela, di programmare le coincidenze a Canicattì per Agrigento per garantire un collegamento pubblico in treno (visto che non ci sono mezzi pubblici per tale relazione) tra Ragusa e Agrigento e viceversa, la programmazione di almeno una coppia di treni nei giorni festivi/domeniche sulla linea Siracusa-Ragusa-Caltanissetta".
In più, concludono Malaponti e Di Mario, ci sarebbe "l’incremento dell’offerta sui passanti ferroviari di Palermo e Catania, nonché sulla metro ferrovia di Messina, l’istituzione del biglietto unico integrato nell’area del Passante di Catania, sia orario che giornaliero, nonché del biglietto unico integrato orario sul Passante di Palermo, di programmare le coincidenze dei treni in arrivo a Palermo centrale con i treni in partenza verso Punta Raisi, la trasformazione dei treni “regionali veloci” sul Passante ferroviario di Palermo in treni regionali ordinari, in maniera tale da far loro effettuare tutte le fermate, l’istituzione del servizio Cefalù-Punta Raisi a cadenza oraria, sul modello del Cefalù line estivo, con fermata a Palermo Maredolce".
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