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Covid a scuola: istituti chiusi nel Palermitano e nell'Agrigentino, classe in quarantena a Ispica

Il Covid continua a circolare in Sicilia e i sindaci di alcuni Comuni, dopo aver accertato la presenza di casi positivi nelle scuole, sono costretti a chiudere gli istituti. In due settimane, dal 14 al 28 novembre scorsi, le classi in quarantena sono cresciute del 62%, attestandosi sulle 580 unità, e gli alunni positivi sono aumentati del 49%. Secondo l'ultimo monitoraggio dell’Ufficio scolastico regionale sulla “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia”, a crescere maggiormente sono i contagi tra gli alunni delle scuole medie: +72%, e delle scuole elementari: +52%. Per gli studenti delle superiori l'incremento è più contenuto (+32%) mentre per le materne si registra un aumento del 25%. La percentuale di docenti positivi (300 in tutto) al Covid è dello 0,44%: il maggiore aumento si registra tra i professori delle scuole superiori (+45%).

Il sindaco di Petralia Soprana: "Impennata di contagi"

A Petralia Soprana, piccolo paese delle Madonie, il sindaco Pietro Macaluso ha, infatti, firmato l’ordinanza con la quale ha chiuso, fino a data da destinarsi, tutte le scuole di ogni ordine e grado, le attività di catechesi e oratorio, al fine di contenere i contagi che negli ultimi giorni stanno aumentando vertiginosamente. Da un giorno all’altro, da pochi casi, in tutto il territorio la situazione si è completamente ribaltata a causa dell’ingresso del virus nelle scuole. L’attività scolastica continuerà con la didattica a distanza fino a nuove disposizioni. “Per evitare il diffondersi del virus – ha detto il sindaco Pietro Macaluso – in accordo con il Commissario Straordinario Renato Costa, abbiamo ritenuto indispensabile adottare questa decisione. Purtroppo, negli ultimi giorni c’è stata una impennata di contagi nel territorio e nelle scuole che sta coinvolgendo tante famiglie. L’invito che faccio a tutti è quello di stare attenti, rispettare le norme e le buone prassi mettendo in atto tutte le possibili accortezze. Mi auguro che la situazione rientri al più presto per evitare che il Borgo più bello possa diventare zona rossa”.

Istituti chiusi anche a Roccamena e screening di massa

Il sindaco di Roccamena (Pa), Pippo Palmeri, ha chiuso le scuole a causa di focolaio da Covid19. Sono 23 i contagiati, 15 alunni e 8 tra insegnanti e genitori degli scolari. Il virus ha contagiato dodici studenti della primaria Luigi Pirandello, e tre della secondaria di primo grado Enrico Fermi. Le condizioni di tutti non risultano gravi. Le scuole a Roccamena, paese con circa 1.500 abitanti, rimarranno chiuse fino al 13 dicembre in attesa dello screening di massa che sarà eseguito dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid. Scopo dell’ordinanza è di evitare al massimo lo spostamento della popolazione scolastica e del personale in servizio presso gli Istituti scolastici. «È in corso la sanificazione delle scuole - spiega il sindaco - Sino a pochi giorni fa non era stato registrato alcun caso di positività». Lo screening inizierà sabato ed è rivolto a tutti i cittadini. Si terrà in via Filippo Turati presso lo spiazzale della guardia medica. «Alla luce del risultato dello screening valuterò se mantenere le scuole ancora chiuse o meno - dice -. La scuola è il luogo dove le persone si incontrano e il contagio può veicolare più facilmente».

Tre docenti contagiati allo "Sperone-Pertini" di Palermo

Anche nel capoluogo siciliano si registrano casi non solo di studenti positivi ma anche di docenti. "All'istituto comprensivo Sperone-Pertini al momento - spiega la preside Antonella Di Bartolo - ho due classi in Dad e tre docenti contagiati. Questa la situazione attuale, nulla di paragonabile allo scorso anno. Confido nei benefici della campagna vaccinale".

Sanificazione nelle scuole di San Giovanni Gemini

Ad inizio settimana, lunedì 6 e martedì 7 dicembre, l'amministrazione comunale di San Giovanni Gemini ha deciso la chiusura delle scuole a causa dell'aumento del numero dei cittadini risultati positivi nella zona. E' stato prontamente avviato un intervento di sanificazione in tutti gli istituti scolastici, in attesa di effettuare una valutazione complessiva dei contagi da Coronavirus.  "Si è registrato un aumento dei casi d’infezione da covid-19 nella popolazione scolastica", aveva spiegato il sindaco del Comune agrigentino, Carmelo Panepinto. Lo stesso primo cittadino è cauto anche per la ripresa della attività scolastica: "I dati forniti dall’Azienda Sanitaria ci consentiranno di adottare decisioni adeguate per il prosieguo delle attività didattiche fino alle prossime Festività Natalizie. D’intesa con il referente covid dell’Azienda Sanitaria e il Dirigente Scolastico sarà successivamente valutata l’opportunità di effettuare uno screening generale sulla popolazione scolastica. Per superare l’epidemia - ha aggiunto - , che si sta riproponendo con forza con l’inizio dell’inverno, è assolutamente necessario il rispetto delle regole da parte di tutti noi".

 

Sospesa l'attività didattica alla Montalcini di Agrigento

Sospensione dell’attività didattica in presenza, nell’I.C. "Rita Levi Montalcini" di Agrigento per sanificazione, da oggi (giovedì 9 dicembre) a sabato 11 dicembre, compreso. Lo ha comunicato il sindaco Francesco Miccichè. «Visti i casi di positività al COVID-19 di alunni e personale scolastico nel Plesso De Cosmi di piazza Del Vespro e nella succursale di via degli Eucalipti - ha detto il primo cittadino - , su richiesta del Dirigente Scolastico, sentiti gli uffici ASP, ho deciso di sospendere con ordinanza sindacale le attività scolastiche di tutti gli otto plessi facenti capo all’IC “Rita Levi Montalcini” e precisamente: "Federico II", "Margherita Hack", "De Cosmi", "Giovanni Paolo II", "Nuova Manhattan", "Montessori", "Santa Chiara", "Loris Malaguzzi". Tutto ciò si è reso necessario a scopo precauzionale», ha spiegato il sindaco.

Classe in quarantena al Curcio  di Ispica

"Ho una classe in quarantena con studenti positivi. Col tampone eseguito subito dopo il riscontro dei primi sintomi, risultava positivo un solo studente. Solo col tampone eseguito a cinque giorni di distanza si sono registrati altri tre casi", ha detto Maurizio Franzò, dirigente dell’istituto superiore Curcio di Ispica e presidente regionale dell’Associazione nazionale presidi (Anp) - . La situazione resta abbastanza sotto controllo. A livello regionale ci sono diverse classi in Dad ma l’onda d’urto è abbastanza limitata. Abbiamo ripreso - conclude Franzò- una sorta di ordinaria gestione anche delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione".

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