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Maltempo e allerta gialla in mezza Sicilia: incubo per le aziende agricole ma arrivano i ristori

Torna il maltempo in Sicilia. La Protezione civile regionale, infatti, ha diffuso un avviso per rischio meteo-idrogeologico e idraulico per temporali, valido fino alle 24 di domani, venerdì 26 novembre. Allerta gialla, in particolare, su Palermo, sulla provincia di Trapani e sulla Sicilia nord orientale nei territori di Messina e Catania.

In tutta Italia un'intensa perturbazione che riguarderà soprattutto il weekend è un primo segnale dell'inverno che bussa alla porta. In queste ore il maltempo colpirà soprattutto Sicilia, Calabria e Puglia per quanto riguarda le regioni meridionali, Lazio e Toscana per quanto riguarda invece il resto d'Italia, con temperature che cominceranno a calare. Neve sulle Alpi sopra gli 800-1000 metri, dai 1300 metri sugli Appennini e in Sardegna.

Intanto, in Sicilia torna l'incubo maltempo che nelle scorse settimane ha devastato buona parte dell'Isola. Ingenti i danni soprattutto per gli imprenditori agricoli, per i quali però adesso arrivano nuovi spiragli sul futuro grazie a un provvedimento della giunta regionale che estende la dichiarazione dello stato di emergenza anche ai Comuni che ne erano rimasti esclusi. "I danni del maltempo che ha colpito la Sicilia lo scorso novembre sono ancora solo parzialmente quantificabili, ma ora anche i Comuni delle province di Agrigento, Trapani e Palermo che erano rimasti fuori dalla dichiarazione di stato di calamità concessa a molti centri dell'Isola a seguito degli eventi atmosferici di ottobre, potranno accedere ai ristori che consentiranno a centinaia di aziende, principalmente agricole messe in ginocchio dal maltempo", spiega Michele Catanzaro parlamentare regionale del Partito democratico e vice presidente della commissione attività produttive all'Ars che ha firmato l'ordine del giorno poi accolto dalla governo regionale. "Le piogge torrenziali che hanno colpito la Sicilia - aggiunge Catanzaro - hanno letteralmente cancellato centinaia di ettari di produzioni agricole, un danno da milioni di euro che ferisce il comparto agricolo e le speranze di tanti imprenditori che intravedevano la ripresa economica post pandemia. L'estensione dello stato di calamità, cosi come avevamo chiesto - conclude - consentirà di ricevere gli adeguati ristori".

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