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Maltempo e danni, la Protezione civile: "L'allarme dato in tempo"

Il dirigente del diparimento Cocina: "Si sono verificate caratteristiche estreme, da clima tropicale, a causa delle forti raffiche di vento a cui bisogna essere preparati. Tuttavia sono impossibili da localizzare in anticipo"

Il cielo non promette niente di buono. E mentre arriva una nuova allerta meteo, si contano i danni e piovono le polemiche per l'ondata di maltempo di ieri che secondo la Protezione civile era stata prevista in tempo.

Nuova allerta meteo per la Sicilia

La perturbazione atlantica che sta interessando l'Italia continuerà a determinare anche nelle prossime ore condizioni di maltempo, con piogge e temporali sulle regioni centrali e meridionali, Sicilia compresa. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che integra ed estende quella diffusa ieri: dalla serata di oggi sono attese precipitazioni diffuse, che localmente potranno essere anche molto intense e accompagnate da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento, su Campania, Basilicata e settori occidentali della Calabria, specie sui versanti tirrenici.

La Protezione civile: rischi comunicati in tempo

«L’ondata di maltempo di ieri è stata ampiamente annunciata e la Protezione civile regionale, in base alla previsione dei quantitativi di pioggia fornita dal Centro funzionale centrale di Roma, ha comunicato con 24 ore di anticipo un’allerta arancione per la Sicilia occidentale e un’allerta gialla per il resto dell’Isola». È quanto si legge in una nota del Dipartimento della Protezione civile regionale, che replica alla presunta mancata comunicazione delle piogge verificatesi in Sicilia, e nel Catanese in particolare. «Su tutta la Sicilia, infatti, si sono abbattuti rovesci violenti, circoscritti e improvvisi, tipici del clima tropicale, con picchi di varia intensità e durata su tutta la Sicilia. In particolare, nell’area orientale dell’Isola sono caduti 30-35 mm di pioggia in circa 3 ore contro i quasi 60 mm in circa 2-3 ore nelle zone occidentali e meridionali - si legge nella nota - Con 24 ore di anticipo, il Dipartimento regionale della Protezione civile ha comunicato correttamente a tutti i Comuni, alle Prefetture e agli enti interessati, l’attivazione della fase operativa di preallarme per rischio temporali in Sicilia Occidentale e della fase operativa di ‘attenzionè per la Sicilia Orientale, tramite l’avviso regionale n.21277 delle 16 del 4 ottobre, coerentemente con le previsioni meteo trasmesse dal Centro funzionale centrale di Roma». “L’evento meteo ha raggiunto caratteristiche estreme - spiega Salvo Cocina, dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione civile - perché aggravato da forti raffiche di vento con velocità e direzioni variabili non prevedibili puntualmente. Si tratta di fenomeni temporaleschi, denominati "downburst", raffiche discendenti accompagnate da precipitazioni e fulminazioni, diversi dalle trombe d’aria che invece hanno moto vorticoso. Sono eventi da clima tropicale oggi sempre più frequenti alle nostre latitudini, probabilmente causati dai cambiamenti climatici in atto, e a cui bisogna essere preparati, ma impossibili da localizzare in anticipo, perché si formano in maniera improvvisa e colpiscono aree molto ristrette». “Le raffiche discendenti localizzate - chiarisce ancora Cocina - hanno prodotto danni principalmente a strutture precarie, come tettoie, gazebo, tende e cartelloni pubblicitari, sia a causa della cattiva fattura degli stessi che del cattivo fissaggio, ma principalmente per l’estrema velocità delle raffiche di vento. Gli allagamenti di sottopassi e parti depresse sono stati causati dalla cattiva regimentazione delle acque superficiali anche dovuta alla mancanza di manutenzione delle caditoie e all’inadeguatezza della rete fognaria. Mentre i fenomeni di smottamento sulle sedi stradali sono stati causati dalla mancanza di manutenzione dei terreni limitrofi alla rete stradale anche secondaria».

Centinaia di volontari al lavoro

Centinaia di volontari regionali ieri sono intervenuti in decine di interventi per liberare strade bloccate da rami caduti e piazze allagate. Numerosi e tempestivi sono stati gli interventi dei Comuni e dei vigili del fuoco. «Il sistema regionale, oltre ad aver dato l’allerta meteo in tempo - aggiunge il dirigente generale - al fine di permettere a tutti i centri di competenza di attivare le misure preventive di protezione civile, monitorare i punti a rischio o fare sgomberare gazebo, mercati, attività all’aperto in zone soggette ad allagamento, ha seguito le evoluzioni dei fenomeni tramite la Soris, la Sala operativa regionale, ha presidiato il territorio, ha attivato le squadre di volontariato e ha dato assistenza alle decine di richieste di intervento pervenute».

Polizzi Generosa, chiusa la Statale per la presenza di fango e detriti

A causa del maltempo è stata chiusa la statale 643 «Di Polizzi dal km 18,000 al km 20,000, in località Scillato, per la presenza di fango e detriti in careggiata a causa delle intense precipitazioni. Per raggiungere le località di Scillato e di Polizzi Generosa il traffico viene deviato lungo l’autostrada A19. Stanno intervenendo gli operai dell’Anas pe la viabilità e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.

Il sindaco di Catania: danni per svariati milioni di euro

«Non siamo ancora in grado di dare una stima compiuta dei danni, ma sono certamente svariati milioni di euro. A cominciare dalle strutture pubbliche come scuole e impianti sportivi, ma anche uffici comunali che necessitano di interventi di ripristino da effettuare urgentemente». Lo ha affermato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, sull’emergenza maltempo di ieri sulla città colpita da un violento temporale e da una grandinata e che è sferzata da forti raffiche di vento. Pogliese ha anticipato che chiederà al presidente della Regione Nello Musumeci di dichiarare lo stato di emergenza per trovare, insieme al governo nazionale, forme economiche risarcitorie per gli enti pubblici e le attività private danneggiate. Il sindaco inoltre si è sincerato delle condizioni dei feriti, sei in tutto, di cui uno con fratture a un arto, travolti dalla furia degli eventi atmosferici.

Francofonte chiede lo stato di calamità

«Stiamo facendo la conta dei danni e chiederemo il riconoscimento dello stato di calamità». Daniele Lentini, sindaco di Francofonte  ha dato mandato ai suoi tecnici di raccogliere la documentazione per il risarcimento dei danni. Il maltempo, soprattutto ieri, ha provocato tetti divelti, ponteggi caduti, alberi sradicati, smottamenti. Una tromba d’aria di poco più di mezz’ora. I danni hanno anche interessato le aziende agrumicole. E il maltempo ha rischiato di far infrangere una petroliera di 3616 tonnellate contro la diga foranea del porto commerciale di Augusta. Mare molto mosso, pioggia incessante e venti di circa 100 km orari. I rimorchiatori l’hanno riportata in sicurezza nonostante una avaria alle macchine. Una motovedetta della Capitaneria di Porto di Augusta ha raggiunto la nave: la petroliera era riuscita a porsi a ridosso di una motonave che si trovava in zona.

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