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Sicilia in zona gialla da lunedì, ormai è certo: domani l'ok della cabina di regia

Ormai è certo, l'Isola da lunedì lascerà la zona bianca e torneranno alcune restrizioni

Ormai è praticamente certo: la Sicilia da lunedì sarà in zona gialla. Resta in bilico invece la Sardegna. Il passaggio di fascia della Sicilia, che lascerà così la zona bianca - secondo quanto si apprende - sarà decretato ufficialmente domani dopo l'esame dei dati della cabina di regia.

Tecnicamente la Regione ha 'sforato' i tre nuovi parametri previsti: ricoveri in terapie intensiva (11% ieri), ricoveri in area medica (20% ieri +1%) e contagi. La Sardegna rischia anche se al momento non sembrerebbe ancora aver ricevuto il 'cartellino giallo' con un 12% (+1% ieri) di ricoveri in terapia intensiva ed un 14% in reparto (soglia ancora lievemente sotto il tetto massimo previsto).

Da lunedì dunque ci saranno restrizioni in Sicilia, anche se riguarderanno solo l'uso della mascherina e i ristoranti.

Niente coprifuoco in zona gialla

In zona gialla è stato abolito il coprifuoco, gli spostamenti sono liberi, sia tra Comuni che tra Regioni.

Ristoranti in zona gialla

I ristoranti resteranno aperti sia al chiuso che all'aperto, ma il limite di commensali al tavolo sarà di quattro persone non conviventi.

Mascherine in zona gialla

Cambiano le regole per le mascherine, che in zona gialla sono obbligatorie anche all'aperto oltre che al chiuso.

Musei, cinema e teatri in zona gialla

In zona gialla sono aperti i cinema, i teatri e i musei, le sale da concerto: la distanza di sicurezza tra gli spettatori è di almeno un metro, la capienza delle sale non deve superare il 50 per cento del totale. Si prevede un massimo di 1.000 persone all'aperto e 500 negli spazi chiusi e bisogna sempre indossare la mascherina.

Razza: "Minoranza non vaccinata non decida le sorti della Sicilia"

"L'80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto. La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l’effetto di una grande circolazione del virus ma abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non ha fatto il vaccino, di fare come la maggioranza, perché la minoranza non può consentire né consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri siciliani", ha detto al Tg5 l’assessore regionale alla salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza.

 

 

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