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Covid, in Sicilia oltre 1.100 nuovi casi e 14 ricoveri: quasi raggiunta la prima soglia per la zona gialla

Covid

Boom di nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia: nelle ultime 24 ore sono stati 1.134 su 16.602 tamponi processati e l'indice di positività è salito al 6,8% (ieri 6%). È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Ieri erano stati 868 i nuovi casi su 14.406 tamponi. Numeri notevolmente in crescita rispetto ai giorni scorsi a cui vanno sommati 14 ingressi in ospedale che portano il tasso di posti letto ordinari occupati da pazienti Covid al 14,9% quindi prossimo a quel 15% che rappresenta una delle due soglie da superare per finire in zona gialla. Per quanto riguarda le terapie intensive, il tasso di posti letto occupati da pazienti Covid è, invece, dell'8,1%.

I decessi sono 12 ma, come comunica la Regione Siciliana, si tratta di 5 vittime che risalgono allo scorso 10 agosto, una al 6 agosto e 1 al 28 giugno. Sono 472 i guariti.

Attualmente ci sono 16.234 positivi in Sicilia, di cui 473 ricoverati in ospedale (ordinari), 59 in terapia intensiva e 15.702 in isolamento domiciliare. I guariti salgono a 230.056 e i decessi a 6.121.

A livello provinciale, sono 182 i nuovi positivi a Palermo, 168 a Catania, 263 a Messina, 110 a Siracusa, 110 a Ragusa, 98 a  Trapani, 82 a Caltanissetta, 118 ad Agrigento e 3 a Enna.

A livello nazionale, ancora in crescita moderata la curva epidemica I nuovi casi sono 7.270, contro i 6.968 di ieri e i 7.230 di giovedì scorso. Con 216.969 tamponi, 13mila meno di ieri, tanto che il tasso di positività sale ancora al 3,3% (ieri era al 3%). I decessi sono 30 (ieri 31), con però 7 recuperi dei giorni scorsi segnalati oggi dalla Sicilia. Il totale delle vittime sale a 128.334.

Salgono ancora anche i ricoveri: le terapie intensive sono 15 in più (come ieri) con 37 ingressi del giorno, di cui 7 nel Lazio e 6 in Veneto ed Emilia Romagna, e arrivano a 352 totali, mentre i ricoveri ordinari sono 27 in più (ieri +68), 2.975 in tutto.

"La crescita dei contagi in Sicilia, come in Sardegna e in altre località oggi fortemente interessate dalla mobilità delle persone, è un dato di fatto che va anzitutto contrastato con l’unico strumento disponibile: la vaccinazione. Devo rivolgere ancora un appello a tutti i siciliani che non hanno ancora deciso di vaccinarsi e spero che a questo appello si uniscano tutti i soggetti istituzionali. Non è possibile che, malgrado i mezzi enormi messi a disposizione, si continui a fare finta di nulla, non è possibile che si ignori come la gran parte dei ricoverati siano soggetti non vaccinati, non è possibile continuare ad alimentare questo fatalismo al ribasso. Inutile leccarsi le ferite dopo, se prima si continua a fare finta di niente. Vaccinarsi, ha ricordato il presidente Mattarella, è un dovere civico per tutti coloro che sono nelle condizioni di poterlo fare". Lo dice, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. "Mi appello - prosegue il governatore - anche ai sindaci: abbiamo diffuso a ciascuno i dati relativi ai vaccinati del proprio Comune e serve uno sforzo per convincere tutti. L’obiettivo è difendere la libertà degli altri, senza mettere in discussione la propria. Ma se non si comprende questa esigenza collettiva, vince l’egoismo. E la Sicilia non se lo può permettere, per la salute di tutti e per l’economia di tanti".

 

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