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Allarme zona gialla in Sicilia: troppi ricoveri, l'isola rischia le restrizioni già dopo ferragosto

Crescita dei contagi che rallenta ma non si ferma ancora, numero dei decessi che sale e percentuali di ospedalizzazioni sempre più preoccupanti. Rischia di essere un agosto molto difficile per la Sicilia, prepotentemente candidata a diventare una delle prime regioni a passare in zona gialla. La data designata potrebbe essere quella del 23 agosto ma continuando a questo ritmo di ricoveri non è escluso che l'isola possa essere oggetto di restrizioni già dopo ferragosto.

Il bollettino di ieri ha registrato altri 776 positivi ma soprattutto l'ennesimo aumento di pazienti in area medica e intensiva. Nei reparti ordinari si trovano 394 persone, con un tasso di occupazione pari al 12,6%, mentre in terapia intensiva i posti letto occupati sono 47, con un tasso del 6,4%. Tra una settimana o due la Sicilia potrebbe raggiungere la soglia del 10% in terapia intensiva e 15% in ricovero ordinario che farebbe scattare la zona gialla per ordinanza ministeriale.

I nuovi parametri per l'assegnazione dei colori infatti si basano sull'occupazione ospedaliera. Se una Regione supera il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e il 15% di quelli in area medica si passa in zona gialla, per la zona arancione le soglie sono rispettivamente 20% e 30%, per la zona rossa 30% e 40%. La Sicilia si trova molto vicina al 15% di posti occupati in area medica, una soglia che probabilmente supererà la prossima settimana. Ci vorrà forse qualche giorno in più invece per sforare il 10% in rianimazione.

Una crescita dei ricoveri causato dal basso numero di vaccinazioni, visto che - come riportato dai dati Iss - a finire in ospedale sono prevalentemente i soggetti che non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. Un problema serio per la Sicilia, a rischio restrizioni nella seconda metà del mese, proprio nel bel mezzo della stagione turistica: con la zona gialla tornerebbe l'obbligo di mascherina anche all'aperto, i ristoranti rimarrebbero aperti anche al chiuso ma con un limite di 4 persone al tavolo e una distanza minima di un metro tra i commensali.

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