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Incendi in Sicilia: paura sulle Madonie e a Enna, disagi sulla A29. Rinforzi da tutta Italia

Canadair in azione sulle Madonie

Gli incendi continuano a distruggere ettari di macchia mediterranea in tutta la Sicilia, da Trapani a Catania, da Palermo a Ragusa. Anche nelle ultime ore i vigili del fuoco sono impegnati nelle azioni di spegnimento di roghi che ormai da giorni divampano ovunque e a breve arriveranno gli aiuti dalla altre regioni, come promesso dal Capo dipartimento della Protezione civile. Fabrizio Curcio ha però anche bacchettato la Sicilia: "Non entro nelle polemiche soprattutto quando c'è da lavorare e risolvere un problema - ha detto -. È evidente che la responsabilità della macchina di contrasto agli incendi boschivi è chiaramente regionale e ogni Regione si organizza in base alla propria disponibilità, risorse organizzative".

Incendi, Draghi firma il Dpcm: in arrivo gli aiuti

E a seguito della richiesta avanzata dalla Regione Siciliana, il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha firmato il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile. "Il Dipartimento di Protezione Civile - si legge in una nota - è dunque al lavoro per coordinare l’invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi. Dopo una riunione di aggiornamento è stata confermata la partenza per la Sicilia di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano".

In arrivo 33 squadre

Sono trentatré le squadre di volontari di Protezione civile provenienti dal Nord Italia che daranno una mano per contrastare l’eccezionale ondata di  incendi in Sicilia.  Il loro arrivo è previsto per domani e viaggiano sui mezzi dotati di sistemi di spegnimento.
È la prima risposta alla richiesta di “dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione civile” che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, d’intesa con il capo della Protezione civile regionale, ha avanzato nelle scorse ore al premier Mario Draghi.

Il riconoscimento dello “stato di mobilitazione” determina un concorso straordinario di risorse extra-regionali, sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.
Le squadre di volontari che si stanno già preparando provengono da Emilia, Friuli, Veneto, Trento, Bolzano, Piemonte e Lombardia. Si tratta di personale esperto in antincendio.

"Nell’ambito del volontariato di Protezione civile - spiega il capo regionale Salvo Cocina - queste collaborazioni extraregionali avvengono in maniera bilaterale e con ottimi risultati operativi. Contestualmente il nostro Dipartimento sta organizzando la distribuzione sul territorio regionale delle squadre e la logistica, cercando alberghi idonei per ospitare i volontari nelle zone di Catania, Palermo ed Enna".

Incendi, Musumeci: "Tanta pena per i soliti sciacalli politici"

"Roma ha subito accolto, com'è noto, la mia richiesta di stato di mobilitazione di Protezione Civile per la calamità legata ai paurosi incendi di questi giorni, che colpiscono la nostra Isola e altre regioni italiane. Ringrazio tanto il Premier quanto l’ingegnere Fabrizio Curcio e un ideale abbraccio va alle donne e agli uomini impegnati in prima linea". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. "Domattina terremo un vertice regionale - ha aggiunto il governatore siciliano - per fare il punto della situazione. Sono giornate difficili, che ci vedono mobilitati su più fronti: fuochi, cenere vulcanica e pandemia. Ancora una dura prova, che affrontiamo con ferma determinazione. Provo invece tanta pena per i soliti sciacalli politici, usciti allo scoperto, come sanno fare nei momenti di difficoltà. Godono in questi giorni, come godevano nella fase acuta della pandemia, nella vana e cinica speranza di guadagnare briciole di consenso. Quanta tristezza".

Incendi, vertice regionale di Protezione civile

Il vertice di domani, annunciato dal presidente Musumeci, si terrà alle 12, al PalaRegione di Catania. La riunione è stata voluta dal governatore per coordinare ulteriori azioni conseguenti all'emergenza incendi in Sicilia. Nel corso del vertice sarà anche esaminata la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.

Il Pd: "Musumeci dica se c'erano torrette di avvistamento scoperte"

Il Pd ringrazia Draghi e torna ad attaccare Musumeci. "Ringraziamo il presidente Draghi per i soccorsi predisposti a sostegno della Sicilia - dice il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo - e ringraziamo tutti coloro che in queste ore drammatiche si stanno prodigando contro gli incendi. Prendiamo atto invece che il presidente Musumeci ancora una volta si distingue per la sua arroganza, nel tentativo di scaricare le proprie responsabilità su altri. Invece di usare termini volgari ed offensivi nei confronti di quelle parti politiche che hanno solo chiesto chiarezza, dica perché in tutti questi mesi ha fatto orecchie da mercante invece di ascoltare gli allarmi lanciati dal Pd e dai sindacati che sollecitavano il governo regionale a predisporre un adeguato piano di prevenzione sul rischio incendi, e di controllo del territorio”. Lupo chiede a Musumeci di spiegare anche "perché non sarebbero stati richiamati in servizio tutti i forestali a disposizione. E dica se è vero che proprio per la carenza di personale alcune torrette di avvistamento erano scoperte, e dunque gli allarmi sono scattati in ritardo: su questa vicenda il Pd presenterà una interrogazione parlamentare all’Ars”.

Incendi nel Palermitano, turni dei pompieri raddoppiati

Intanto, nell'attesa dei rinforzi, sono centinaia e da ogni parte della Sicilia le chiamate che giungono ai vigili del fuoco. Da tre giorni vari fronti di fuoco tengono impegnati i vigili del fuoco e le squadre della Protezione civile in diversi paesi delle Madonie. Gli incendi hanno attaccato soprattutto le aree boschive del parco: da Polizzi Generosa a Collesano, da Petralia Soprana a Castelbuono.
Le fiamme sono arrivate anche nella zona montuosa in cui si trova l'anfiteatro naturale della Quacella, che si estende a semicerchio da monte Mufara a monte Quacella. È un'ampia area di grande fascino e di forte richiamo naturalistico.
Da tre notti si vivono fasi drammatiche per il gran numero di focolai attivati da mani criminali che i canadair e i mezzi della Protezione civile cercano di domare. Ma quando se ne spegne uno ne nascono altri. È una ferita grave per le risorse naturali e le bellezze uniche del parco. A Petralia Soprana il fuoco è divampato per due notti giungendo fino a ridosso della miniera di salgemma nella zona di Raffo.
"Si prova un grande dolore - dice il sindaco di Polizzi Generosa, Gaandolfo Librizzi - nell'assistere con senso di impotenza all'aggressione delle fiamme. Tutti abbiamo il dovere di difendere e proteggete il nostro patrimonio. Va anche detto grazie a chi è stato impegnato per domare i roghi e l'incendio che ha devastato la montagna che domina la vallata di Polizzi".

Nella provincia di Palermo, con la temperatura che ha toccato i 40 gradi, le squadre - raddoppiate - dei vigili del fuoco e della forestale sono impegnati in una ventina di fronti: a Camporeale, a Corleone dove sono minacciate alcune aziende agricole, a Valledolmo dove le fiamme stanno creando non poche apprensioni ai residenti di alcune abitazioni, a Castronovo di Sicilia nei pressi di un Motel, a Trabia, Belmonte Mezzagno e Villafrati nella zona della statale Palermo-Agrigento.

Ancora ieri sera, a Palermo, arrivava un forte odore di bruciato ed in alcune zone della città piove cenere proveniente dagli incendi e trasportata dal vento. Sempre da ieri sera, il comando provinciale dei vigili del Fuoco di Palermo, ha disposto il raddoppio dei turni per il personale in servizio: si tratta di un provvedimento che viene adottato in presenza di emergenze gravi e in considerazione dell’allerta massima prevista per le alte temperature e il rischio incendi che si protrarrà fino al 6 agosto. Sono 806 i vigili del fuoco impegnati oggi: 119 squadre in tutto che operano con 212 mezzi antincendio. Effettuati nelle ultime 12 ore - informa il Corpo - 232 interventi per incendi, 76 quelli in atto alle ore 11.

Incendi a Catania, è ancora piena emergenza

A Catania vigili del fuoco ancora a lavoro. Sono impegnati a spegnere gli ultimi focolai e a mettere in sicurezza le zone periferiche e di villeggiatura della città. Dall’inizio dell’emergenza, venerdì, sono stati complessivamente 170 gli interventi fatti dai pompieri con gli incendi più pericolosi domati in via Palermo, via Fossa della Creta, a ridosso dell’aeroporto Fontanarossa, nello stabilimento balneare della Plaia, "Le Capannine" andato completamente distrutto, nei villaggi "Azzurro" e "Primosole" (dove sono state messe in salvo 150 persone, ndr) e in diversi comuni della provincia. Nelle ultime 12 ore - fanno sapere dal Comando provinciale etneo - sono 12 gli interventi eseguiti, 56 le richieste ancora da espletare. Il numero di squadre impegnate dall’inizio dell’emergenza, quindi totale del personale è di 56 squadre (14- 15 a turno) per un totale di circa 300 uomini.  A causa di un incendio lungo i versanti ai margini della strada, è stata temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, la statale 417 "di Caltagirone", nei pressi del km 60,000, a Belpasso, in provincia di Catania. Il traffico è stato deviato.

Brucia da tre giorni vasta zona boschiva nell'Ennese

Bruciano da tre giorni i boschi da Valguarnera a Piazza Armerina. L’incendio, che forestale, vigili del fuoco e protezione civile provano a ridurre, ha un fronte vasto ed è a pochi chilometri dal centro abitato di Aidone. Tanti i mezzi a presidio delle masserie, una delle quali ieri è stata fatta sgomberare, animali compresi. Sul posto un Canadair, e se ne attende un altro, e un elicottero. Difficile l'intervento da terra.

Nel pomeriggio un vasto incendio è divampato a Enna bassa minacciando abitazioni e una sede dell'università Kore che ospita la facoltà di Ingegneria, alcuni impianti e la palestra di Scienze motorie.

Incendi nel Trapanese, chiuso un tratto dell'autostrada

Roghi anche nel Trapanese. A causa di un incendio nell’area sovrastante la galleria Segesta, è stato temporaneamente chiuso al traffico un tratto dell'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, prima nella carreggiata direzione Alcamo – Trapani, tra il km 6,400 ed il km 6,000 a Calatafimi. Poi, riaperto questo, è toccata alla carreggiata opposta, direzione Palermo, con uscita obbligatoria allo svincolo di Segesta.

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