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Covid: al Sud più ricoveri, Sicilia in testa per posti occupati in area medica e in terapia intensiva

Un operatore sanitario nel reparto di terapia intensiva

Le Regioni del Sud hanno i parametri ospedalieri più elevati al 27 luglio. Sicilia, Calabria e Campania, secondo quanto riporta la bozza del monitoraggio, hanno un valore di occupazione nelle aree mediche rispettivamente dell’8%, del 6,6%, e del 4,9%.

Sicilia e Sardegna ma anche il Lazio hanno, nello stesso periodo, un valore di occupazione delle terapie intensive rispettivamente del 4,7%, del 4,2% e del 3,7%. Per quanto riguarda, invece, l'incidenza su 100mila abitanti nella settimana del 23-29 luglio, sono Sardegna, Toscana e Lazio le regioni in testa rispettivamente con 136,2; 94,5; e 87,5.

E sale ancora, e per la quarta settimana consecutiva, l’indice Rt in Italia, che nell’ultimo monitoraggio segna 1,57 contro l’1,26 della scorsa settimana. Su anche l’incidenza settimanale che passa da 40 a 58 casi per centomila abitanti.

Crescono di una unità, arrivando a 20 (tra queste anche la Sicilia), le Regioni e Province autonome classificate a rischio moderato e una (Molise) a rischio basso questa settimana. Diciassette Regioni e Province autonome riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

"La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia ed è ormai prevalente. Questa variante ha portato a un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi". È quanto poi si apprende dalla bozza dell’Iss, secondo cui "è necessario accelerare i tempi per raggiungere una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità".

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