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Covid, salgono i contagi ed è quarta ondata. In Sicilia preoccupano i nuovi focolai

Dopo 15 settimane di discesa, i nuovi casi settimanali di Covid-19 registrati in Italia "hanno ripreso a salire sempre più rapidamente, certificando di fatto l’avvio della quarta ondata: da 5.306 nella settimana 23-29 giugno sino a 19.390 nella settimana 14-20 luglio. Visto che i 19.152 casi degli ultimi 4 giorni confermano la crescita esponenziale nelle prossime settimane è realistico attendersi un notevole aumento dei contagi". Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che, dopo gli ultimi dati, fa il punto della situazione.

Covid, in Italia è quarta ondata

"Con l’avvio della quarta ondata - spiega Cartabellotta - la gestione della pandemia e la comunicazione pubblica devono tenere conto di vari aspetti: dinamiche della circolazione del Sars-CoV-2, potenziale impatto della Covid-19 sugli ospedali, efficacia dei vaccini, criticità di fornitura e somministrazione, estensione degli utilizzi del green pass e nuovi parametri per assegnare i 'colori' alle Regioni". In particolare, evidenzia, "la progressiva diffusione della variante Delta sta determinando, come già avvenuto in altri Paesi europei, un’impennata del numero dei contagi, la cui entità è verosimilmente sottostimata dall’insufficiente attività di testing tracing".

Covid, crescono i ricoveri

E sui ricoveri: "Nella settimana 14-20 luglio si è registrata, dopo 14 settimane di riduzione, una inversione di tendenza dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Al momento - evidenzia Cartabellotta - si tratta di piccoli incrementi che non generano alcun sovraccarico, ma che documentano comunque l’impatto ospedaliero dell’aumentata circolazione virale". Ma grazie alle coperture vaccinali, si legge nell’analisi della Fondazione Gimbe, "è ragionevolmente certo che rispetto alle ondate precedenti l’impatto del numero dei casi su ospedalizzazioni e terapie intensive sarà minore. Ma è bene ricordare che l’entità di tale impatto rimane proporzionale alla circolazione virale, che bisogna limitare il più possibile aderendo ai comportamenti raccomandati e vaccinando tutte le fasce di età, e inversamente correlato alla copertura vaccinale completa, in particolare di over 50 e fragili, da completare rapidamente".

Covid, dati preoccupanti in Sicilia

I dati preoccupanti riguardano tutta Italia ma ci sono alcune regioni sotto la lente di ingrandimento come ad esempio la Sicilia dove negli ultimi giorni è cresciuto sempre più il tasso di positività fino ad arrivare, nella sola giornata di ieri, al 7%. Su 8.025 tamponi processati nell'Isola, ben 568 sono le persone risultate positive. Un dato che preoccupa se associato all'aumento dei ricoveri ordinari che in terapia intensiva (nelle ultime 24 ore ben 12). E ad allarmare è anche la notizia di diversi focolai nelle varie province, da quelli del Nisseno agli ultimi registrati alle Eolie.

Covid, in Sicilia diversi focolai

A Stromboli, ad esempio, sono 14 i positivi e un ristorante è stato chiuso per precauzione perchè quattro camerieri sono risultati positivi. "Tutto è iniziato sabato scorso - racconta un isolano poi risultato positivo e ora in quarantena - una turista è sbarcata sull'isola e dopo qualche giorno è stato accertato che era risultata affetta dal covid. In quell'arco di tempo si sono verificati tutti i suoi contatti e fino ad ora sono stati accertati 14 casi e siamo tutti in quarantena. Ma nell’isola cresce la paura tra isolani e turisti e quasi tutti si stanno sottoponendo alle verifiche che sono state prontamente organizzate dall’Usca e alla guardia medica. E dalla fila di gente che c'è si comprende che c'è molta apprensione anche per quelle che potrebbero essere le conseguenze per la stagione turistica che era iniziati a gonfie vele". Non va meglio a Salina dove ci sono nuovi casi Covid e una decina di persone in quarantena. Il sindaco oggi si è apprestato a sottolineare che "non si tratta di focolai", che ci sono soltanto "tre casi confermati Covid" e che "sono stati effettuati già da tempo tutti i controlli di tracciamento per eventuali contatti, escludendo assolutamente una diffusione sul territorio".

Feste, voglia di divertirsi, poca attenzione e precauzioni minime, stanno facendo aumentare costantemente i nuovi positivi e, purtroppo, anche i ricoveri in ospedale. Una situazione che certifica in Italia l'inizio della quarta ondata, proprio alla vigilia del mese in cui ferie e partenze aumenteranno.

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