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Coronavirus, Brusaferro: "I più giovani alimentano i nuovi casi"

"L'incidenza mostra come in quasi tutte le regioni vi sia una marcata crescita. La crescita è caratterizzata da nuovi casi in età 10-19 e 20-29 anni e quindi è la popolazione più giovane che alimenta i nuovi casi dell’epidemia. I casi crescono anche in Italia come in molti paesi europei". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico.

"Rimane un dato importante, che c'è ancora una quota significativa della popolazione sopra i 50 anni che non ha ancora fatto neanche una dose di vaccino", ha poi aggiunto. "L'Rt si proietta a 1.55 e si sta abbassando l’età media dell’infezione a 25 anni e l’età media di ricovero in terapia intensiva a 55 anni", ha sottolineato.

Brusaferro ha poi specificato che "sta aumentando la quota della variante delta e sta progressivamente decrescendo la variante alfa. Dal 5 giugno al 19 luglio la mappa conferma questo dato".

"L'incidenza è raddoppiata - ha poi precisato -, l’impatto sui servizi sanitari è limitato ma la variante delta aumenta e diventerà dominante . da qui l’importanza di completare il ciclo vaccinale e rispettare le misure di distanziamento e l’uso delle mascherine". Anche per il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza "la situazione si sta complicando con un aumento dei casi in molti paesi europei, questo fa si che gli italiani che vanno all’estero anche per vacanza rischiano di essere bloccati. Bisogna correre a vaccinarsi".

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