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Green pass, moduli e tamponi: tutte le regole per i viaggi in Italia e in Europa

Green pass, tamponi, certificati vaccinali: tutte le regole per spostarsi in Italia e all'estero durante la pandemia. Dall'1 luglio è entrato in vigore il green pass digitale europeo che permette di spostarsi fra i Paesi dell’Unione (e alcuni extra Ue come Norvegia e Islanda) senza dover fare tamponi o periodi di quarantena. Non è però l'unico strumento necessario, vediamo nel dettaglio cosa fare per poter viaggiare in tempi di Covid,

Servono il tampone o il green pass per gli spostamenti in Italia?

Green pass o tampone servono solo per spostarsi da o verso regioni arancioni o rosse. Essendo l'Italia tutta in zona bianca al momento ci si può muovere senza test o certificato.

Come funziona per i viaggi all'estero?

Tutto dipende dalle regole d’ingresso stabilite dallo Stato di destinazione. Se non si è vaccinati completamente è necessario il tampone (molecolare o antigenico), ma attenzione alle tempistiche: alcuni Paesi accettano i test effettuati entro 48 ore prima dell’arrivo, altri entro 72 ore. La terza alternativa è presentare il certificato di guarigione per chi ha avuto il Covid-19.

Chi ha ricevuto il green pass dopo la prima dose può andare all'estero?

Il certificato consente di circolare dentro l'Ue senza test o quarantene solo a chi è vaccinato con la doppia dose (per i vaccini di Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca) o una (Johnson & Johnson) da almeno due settimane. Quindi il codice QR della prima dose non vale all'estero ed è necessario sottoporsi al tampone.

Chi ha ricevuto il green pass dopo la seconda dose può andare all'estero?

Sì, anche se localmente le regole possono cambiare vista l'evoluzione della pandemia. Molti Paesi richiedono di compilare una dichiarazione che contiene tutti i dati personali e anche eventuali spostamenti.

Chi è immunizzato viene sottoposto a controlli all'arrivo nel Paese estero?

Dipende dalla destinazione, ad esempio in Grecia è prevista l'applicazione di un test rapido secondo un sistema di campionamento mirato.

Cosa deve fare chi rientra in Italia?

Bisogna creare un profilo e inviare i dati attraverso il «Passenger locator form» che poi creerà un codice QR. Ciò non è necessario se ci si sposta per meno di 48 ore all’estero, ma nel raggio di 60 chilometri dall’abitazione e con mezzo privato.

Cosa deve fare chi viaggia all’estero con i figli?

Anche in questo caso le regole variano di Paese in Paese. In Spagna i bambini di età inferiore ai 12 anni sono esentati dal test e dalla quarantena. In Francia questo vale per i bambini sotto gli 11 anni, mentre a Malta sono esentati quelli che hanno meno di 5 anni.

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