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Gay picchiati a Palermo, la Sicilia li invita a tornare: "Siamo per l'accoglienza, no all'intolleranza"

Continua a tenere banco in Sicilia il caso dei due gay di Bologna picchiati da alcuni ragazzini a Palermo nel week-end. Tanti gli attestati di solidarietà e gli inviti a tornare nell'isola: "La Sicilia è da sempre Terra generosa e di accoglienza - ha detto il governatore Nello Musumeci -. Ecco perchè l’aggressione alla coppia di turisti gay ad opera di alcuni giovanissimi scalmanati, nel centro di Palermo, va condannata senza alcuna esitazione. Alle due vittime della assurda intolleranza vanno le mie scuse, sapendo di interpretare il sentimento dell’intera Comunità siciliana. Spero che decidano di tornare nella nostra Isola: saranno benvenuti e nostri ospiti".

Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, lancia un invito "a venire ospiti della città a Taormina. Desidero far capire loro quanto grande possa essere il cuore siciliano e quanto profondo il senso di ospitalità. Taormina ha una storia di accoglienza di tutte le forme di inclusione di libertà individuali e collettive che riguardano ogni aspetto della vita. Prego gli operatori dell’informazione di mettermi in contatto con i nostri amici. Li accoglieremo a Taormina per una vacanza di libertà e condivisione".

Sull'argomento è tornata anche Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone: "La vergognosa aggressione subita a Palermo da due giovani turisti gay è indegna. Questo episodio appare ancora più grave per la giovane età degli aggressori - ha dichiarato -, evidentemente influenzati da una sottocultura di pregiudizi e di odio veicolata soprattutto dalla rete e che nulla ha a che fare con la libertà di pensiero. Occorrerà intensificare gli sforzi, a cominciare dalle scuole, per fermare questa deriva, ma da subito bisogna sancire che per ogni genere di discriminazione e per gli incitamenti all’odio e alla violenza non ci può essere alcuna tolleranza. L’approvazione del ddl Zan non è più rinviabile. È necessario, inoltre - conclude - che si aumentino i controlli in città: l’episodio è avvenuto in pieno centro, segno che c'è assoluta esigenza di una adeguata vigilanza".

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