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Stagione balneare in Sicilia al via il 16 maggio, Musumeci: pronti ad anticipare se contagi in calo

La spiaggia di Mondello

Partirà domenica 16 maggio la stagione balneare in Sicilia. Lo stabilisce un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il provvedimento è stato adottato di concerto con l’assessore regionale dell’Ambiente, Toto Cordaro.

Fino a sabato 15, quindi, sono sospese le attività degli esercizi balneari, la fruizione delle spiagge libere e la balneazione in tutta l’Isola. Restano consentite, invece, manutenzione, montaggio e allestimento degli stabilimenti balneari e la pulizia della spiaggia di pertinenza.

In serata Musumeci, dopo la firma della ordinanza sugli stabilimenti balneari in Sicilia, ha chiarito che se i contagi saranno rassicuranti, l'apertura potrebbe essere anticipata.

«I dati sul contagio nella nostra Isola - ha detto -, sebbene in calo e senza pressione sugli ospedali, non possono farci sentire al sicuro. È una fase molto delicata che potrebbe, per la irresponsabile condotta di una minoranza, ricacciare la Sicilia in zona rossa. Per questa ragione abbiamo dovuto fissare a metà maggio la apertura degli stabilimenti balneari, dove gli assembramenti rischiano di vanificare ogni sforzo. Tuttavia, se i dati della prossima settimana dovessero essere rassicuranti, potremmo disporre di anticipare la apertura».

Ieri il ministro del turismo Massimo Garavaglia aveva spento, almeno per il momento, «l'incendio» che sta per scoppiare nel mondo balneare italiano alla notizia che nel decreto legge di proroga dei termini non è stata inserita la norma, oggetto di approfondimenti tecnici nelle ultime ore, sulla proroga delle concessioni balneari. «Non serve nessuna proroga perché una norma esiste già, anzi due: una per la
proroga al 2033 e un’altra che congela le concessioni per il Covid», ha detto Garavaglia.

L’intervento avrebbe dovuto tra l’altro ovviare alle sentenze del Tar che, sulle concessioni per le spiagge, si scontrano con la proroga delle concessioni in contrasto con la normativa Ue. «Si tratta - ha spiegato il ministro - di un falso problema. Poi in Italia tutto più complicato perché c'è chi interpreta le norme ma questa è un’altra questione. Ove fosse necessario, potrebbe essere utile fare una interpretazione autentica di norme già esistenti, ma l’unico messaggio che mi sento di mandare, l’unica cosa certa è che l’estate è tranquilla per tutti, gestori e utenti».

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