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Vaccino nelle chiese in Sicilia, niente file a Palermo

Le vaccinazioni organizzate dalla cattedrale di Palermo

Vaccinazioni anti-Covid nelle chiese. Il via è scattato alle 8 nelle 300 parrocchie in Sicilia. Sono 5.867 i cittadini, della fascia dai 69 ai 79 anni, che si sono prenotati rispondendo all'iniziativa prevista dal protocollo d'intesa siglato tra il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e la Conferenza episcopale siciliana e che prevede l'utilizzo dei locali delle parrocchie siciliane come "punto vaccinale di popolazione".

Lo scopo dell'intesa è di accelerare la campagna di immunizzazione coinvolgendo anche strutture non convenzionali per raggiungere più facilmente le fasce di popolazione anziana.

I punti vaccinali presso le parrocchie saranno operativi ininterrottamente fino alle 19. Operazioni regolari, non si registrano file. Nelle parrocchie di Palermo e Provincia dovrebbero essere vaccinate 1.339 persone, 716 solo nel capoluogo. Anche la cattedrale di Palermo ha allestito un centro vaccinale.

"E' una iniziativa, finora unica in Italia che ha valore etico oltre che pratico e raggiunge direttamente i siciliani che desiderano vaccinarsi mentre partecipano alle celebrazioni Pasquali, nella giornata del Sabato Santo - commenta Musumeci -. Sin da quando il governo nazionale ha reso disponibili le prime dosi di vaccino per i siciliani, ogni nostro sforzo è stato rivolto a far sì che la campagna vaccinale potesse coinvolgere il maggior numero di persone".

"E' un messaggio di speranza che intendiamo inviare alla vigilia di Pasqua - dice il presidente della Cesi e arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina - e, al tempo stesso, occasione di prossimità e solidarietà verso le persone più fragili, nella tradizione della Chiesa che vuole essere una comunità che promuove la salute delle persone".

"Molti hanno aderito serenamente - sottolinea Filippo Sarullo parroco della cattedrale di Palermo - alcuni per paura dell'Astrazeneca sono stati restii ad iscriversi, però nonostante tutto abbiamo raggiunto un numero congruo che ci permette di attivare un centro vaccinazione. Se qualcuno non ha fatto in tempo a prenotarsi c'è la possibilità di rientrare. E' possibile come successo che qualcuno non può essere vaccinato per patologie o per allergie che i medici hanno riscontrato nel corso dell'anamnesi, si possono mettere in attesa e tornare più tardi per vaccinarsi".

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