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Niente amici in zona rossa e obbligo di vaccino per medici e farmacisti: la bozza del nuovo decreto Covid

Dall'obbligo di vaccini per personale sanitario e farmacisti alle nuove regole nelle zone rosse. Ecco la bozza del decreto Covid che verrà discusso in Consiglio dei ministri nel pomeriggio.

Deroghe in base a contagi e vaccini

Con deliberazione del Consiglio dei ministri possono essere essere fatte specifiche deroghe per le aperture di attività commerciali anche nelle zone arancioni. In particolare secondo l'andamento dell'epidemia e dello stato di attuazione del piano vaccinale, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, "sono possibili determinazioni in deroga" alla norma che per tutto il mese di aprile applica la zona arancione anche alle Regioni che abbiano dati da zona gialla.

Obbligo vaccino per sanitari e farmacisti

Avranno l'obbligo di vaccinarsi "gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali". La vaccinazione sarà requisito essenziale per l'esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a "mansioni, anche inferiori" con il "trattamento corrispondente alle mansioni esercitate". Se ciò non è possibile, "per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione".

Niente zone gialle fino a 30 aprile

Nessuna regione potrà entrare in zona gialla fino al 30 aprile. La bozza prevede che si applichino solo misure da zona arancione e rossa, ma dispone per il Cdm la possibilità di prevedere deroghe nel caso di bassi contagi e dati particolarmente buoni della campagna di vaccinazione. Il provvedimento, come annunciato, contiene anche lo scudo penale per i vaccinatori, l'obbligo di vaccino per il personale sanitario e le regole per i concorsi pubblici.

Stop deroghe Regioni su scuole in presenza

Si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l'attività in presenza. "Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi" fino alla prima media, si legge nella bozza. Una disposizione che "non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome". In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori.

"Scudo" per vaccinatori che seguono regole

Per omicidio colposo e lesioni personali colpose "verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano" nazionale, "la punibilità è esclusa quando l'uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all'immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione".

Fino a 30 aprile stop a visite a amici in zona rossa

Fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all'interno del comune di residenza.

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