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Ristoranti e bar chiusi, spiragli per dopo Pasqua ma in Sicilia i contagi continuano a crescere

Scuole aperte in zone rosse dopo Pasqua ma Italia che rimane arancione e rossa fino al 30 aprile. Questa l’indicazione della “cabina di regia”, emersa ieri, che sarà adesso discussa con i presidenti delle Regioni. I governatori vorrebbero vedere meno restrizioni ma, come ha detto ieri Draghi in conferenza stampa, sono i numeri a dettare la strategia per cui fino a quando non diminuiranno sensibilmente non si potrà riaprire nulla, eccetto le scuole (fino alla prima media).

I numeri in Italia

Anche nella giornata di ieri i dati non sono stati incoraggianti: 23.987 i positivi al test del coronavirus in Italia e 457 le vittime in un giorno. Il tasso di positività è del 6,8 e continuano a crescere sia i ricoveri in terapia intensiva che i decessi e tutto ciò non può certo far sperare in cambi di passo dopo Pasqua quando scadrà il decreto attualmente in vigore.

Numeri in crescita in Sicilia

Resta ancora alto il numero dei nuovi positivi al Covid 19 che ieri è stato di 892 su 27.892 tamponi processati, con una incidenza di positivi al 3,1%. Le vittime sono state 22 in 24 ore. La regione resta nona per numero di contagi giornalieri. Secondo il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, relativi alla settimana 15 marzo-21 marzo sono 13 le regioni in cui si registra un Rt sopra 1. La Sicilia è appena sotto il valore di soglia 1, con 0,99. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha inoltre firmato ieri sera un'ordinanza che istituisce quattro nuove "zone rosse" in Sicilia. Si tratta di Centirupe, in provincia di Enna, Comitini, Racalmuto e Siculiana, in provincia di Agrigento.

Restano sospese le zone gialle: chi non riaprirà

Restano "sospese" le zone gialle, dunque oltre a bar e ristoranti chiusi (concesso solo l'asporto e il domicilio) non riaprono neanche cinema, teatri o palestre. Per tutte le attività chiuse arriveranno - secondo quanto confermato nella riunione - nuovi rimborsi e sostegni, finanziati dalla richiesta di un nuovo scostamento di bilancio intorno al 10 aprile. La scadenza del decreto è stata fissata al 30 aprile anche perché in quella data scade lo stato d’emergenza. In un secondo momento si valuterà dunque la proroga dello stato d’emergenza e di conseguenza le nuove misure. L’obiettivo sarebbe affrontare queste altre settimane di restrizioni per poi iniziare ad aprire gradualmente da maggio.

Ipotesi fascia gialla rafforzata

Una delle ipotesi potrebbe essere, solo dove la curva epidemiologica mostrerà una discesa dopo Pasqua, quella di aprire bar e ristoranti solo a pranzo, sia pur con un orario ridotto. Mantenendo però i divieti della fascia arancione nel fine settimana e il lockdown per quello del primo maggio. Comunque, ha tenuto a precisare Mario Draghi, il decreto che il governo si appresta a varare per le misure dopo il 6 aprile "potrà essere cambiato in corsa", il monitoraggio ci sarà settimana per settimana. I prossimi giorni, dunque, saranno importanti per capire se le fasce arancione e rosse saranno come quelle attuali o potrà essere concessa una piccolissima boccata d'ossigeno ai ristoratori.

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