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Vaccino Johnson & Johnson: come funziona e quando arriva in Italia

Quello di Johnson&Johnson, che dopo l'ok dell’Ema ha avuto il via libera dell’ente regolatore italiano Aifa, sicuramente «è un vaccino maneggevole, il fatto che si possa usare con una sola dose, almeno a questo punto della campagna vaccinale in pandemia, è di aiuto e semplificherà le cose. Può essere tenuto in frigorifero, quindi sarà di grande aiuto per raggiungere la popolazione. È sicuramente un’opzione benvenuta». Così a Sky TG24 Marco Cavaleri, responsabile della Strategia vaccini dell’Ema.

Dopo quelli Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca, quello Janssen è il quarto vaccino a essere approvato dall'Ema e ha ricevuto il via libera anche dell'ente regolatore italiano Aifa. Sui prossimi vaccini che verranno approvati da Ema, Cavaleri ha sottolineato che «è difficile dirlo però CureVac, Novavax o Sputnik potrebbero essere tra i vaccini che arriveranno prossimamente, io spero quanto prima».

Vaccino Johnson&Johnson: come funziona

Il vaccino Johnson & Johnson è costituito da un adenovirus modificato in modo da contenere il gene per la produzione della proteina Spike di Sars-CoV-2. Una volta somministrato il vaccino, questa proteina stimolerà il sistema immunitario che produrrà gli anticorpi e attiverà i globuli bianchi per bersagliarla. L'adenovirus contenuto nel vaccino non può riprodursi e non causa malattie.

Le dosi in Italia

In Italia sarà la Catalent a produrre il vaccino, nello stabilimento di Anagni, nel Frusinate. L'accordo con l'azienda Janssen prevede l'arrivo di 7.307.292 di dosi tra aprile e giugno, 15.943.184 invece le dosi previste nel terzo trimestre e 3.321.497 quelle dell'ultimo trimestre del 2021. Il vaccino J&J, oltre a essere facilmente conservabile in frigo, è monodose e dunque potrà semplificare e velocizzare la campagna di immunizzazione.

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