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Coronavirus: ultimo week end con cene, feste e karaoke a Milano prima della zona rossa

Feste clandestine in abitazioni e assembramenti per strada, davanti a locali rimasti aperti per vendere alcolici. Sono alcuni degli interventi eseguiti dai carabinieri ieri a Milano, che vedono protagonisti in entrambi i casi soprattutto giovani non rispettosi delle misure di contrasto al covid.

Durante la notte, i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Andrea Appiani, dove era stata segnalata una festa in un appartamento. Sul posto sono state identificate 21 persone, studenti di età compresa tra i 20 e i 24 anni, che sono state sanzionate per la violazione delle norme anti covid. Poi, in corso Vercelli, dove 6 persone, tutti trentenni, avevano organizzato una cena. Anche in questo caso, sanzionati in violazione della normativa covid-19. E ancora, i militari sono intervenuti in via Melzi D’Eril, dove era stata segnalata musica ad alto volume provenire da un appartamento. Sul posto i militari hanno accertato lo svolgimento di una festa privata nell’abitazione di donna classe '63, dove era in corso un "karaoke2 alla presenza di altri 6 ospiti, tutti trentenni. E tutti sanzionati.

A Cesano Boscone, questa notte, i militari della Stazione Carabinieri di Corsico, sono intervenuti in via Roma per segnalazione di schiamazzi in un appartamento. E hanno trovato 7 persone che si erano riunite per cenare.
Violazioni alle misure anti contagio accertate anche nel pomeriggio, a Milano in piazza Duomo, dove i militari della Compagnia Carabinieri Milano Duomo e del 3 Reggimento Lombardia, nell’ambito di un servizio per contrastare propri i fenomeni di "insofferenza giovanile" alle misure anti contagio hanno controllato e identificato 90 persone; sanzionati 17 giovani (tra i 16 e i 20 anni), poichè trovati al di fuori del proprio comune di residenza, senza giustificato motivo. Nel corso della serata, in piazzale Archinto, sono state identificate e segnalate per inosservanza delle misure anti-Covid, 23 persone, tra i 20 e i 28 anni, tutti italiani, molti dei quali studenti universitari, poichè si sono assembrati consumando alcolici; il proprietario di un pub, che vendeva alcolici in violazione della normativa.

E una lunga coda di auto questa mattina è stata registrata all'esterno dell'aeroporto di Linate, a Milano. Alle persone che si recano nello scalo per effettuare i tamponi Covid, infatti, si sommano quelle in partenza. Il traffico è paralizzato, secondo quanto appreso sul posto, perché risulta scaduto "l'accordo con la Polizia locale per la gestione della circolazione in zona aeroporto", come affermano alcuni agenti. Nessuno quindi regola la gestione delle autovetture tra chi deve andare in aeroporto e chi invece deve effettuare il tampone. La convenzione prevede che la Polizia Locale di Milano faccia servizio in aeroporto in convenzione con il Comune di Segrate. Sul posto solo una pattuglia della Guardia di Finanza impegnata come personale all'interno dello scalo.

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