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Bambina morta a Palermo, TikTok dopo il blocco del Garante: "Al lavoro per tutelare gli utenti"

«Abbiamo ricevuto e stiamo analizzando l’informativa del Garante. La privacy e la sicurezza sono una priorità assoluta per TikTok e lavoriamo costantemente per rafforzare le nostre policy, i nostri processi e le nostre tecnologie per proteggere tutta la nostra community e i nostri utenti più giovani in particolare».

Così, in una nota, un portavoce di TikTok in merito alla decisione dell’Autorità per la protezione dei dati personali che ieri - dopo il caso di Antonella, la bambina di 10 anni morta a Palermo - ha disposto il blocco per tutti gli account del social «per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica».

«Il Garante - ha spiegato ieri l’Authority dopo la sua decisione - già a dicembre aveva contestato a TikTok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori; facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni; poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy».

«In attesa di ricevere il riscontro richiesto con l’atto di contestazione, l’Autorità ha deciso comunque l’ulteriore intervento odierno al fine di assicurare immediata tutela ai minori iscritti al social network presenti in Italia».

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