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Restrizioni dal 7 al 15 gennaio: negozi chiusi, spostamenti, coprifuoco

Gialla, arancione rossa e adesso anche bianca. Sono i colori dell'Italia che verrà e precisamente quella dal 7 al 15 gennaio. Si tratta di zone temporanee come il provvedimento che si appresta a varare il governo tra qualche ora.

E se sembra solo un'idea la zona bianca che consentirebbe la riapertura di tutto nelle regioni virtuose, è più verosimile che l'Italia vestirà il "classico" tricolore da coronavirus: giallo, arancione e rosso. Attualmente ci sono diverse indiscrezioni sul calendario cromatico che ci accompagnerà dal giorno dopo la Befana al 15 dicembre. L'unica certezza sembrerebbe essere il coprifuoco che dovrebbe rimanere alle 22 e non essere anticipato come da qualche parte è stato sostenuto nella giornata di ieri. I confini regionali, poi, saranno chiusi, vietato spostarsi da una regione all’altra se non per motivi di lavoro, salute e urgenza.

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia incontrerà i governatori e poi arrivare il via libera alle nuove regole nel consiglio dei ministri convocato per le 21. Non è improbabile che il provvedimento venga firmato oggi stesso.

Il 7 e l’8 gennaio

Il 7 e l’8 gennaio saranno gialli, quindi spostamenti liberi sia pure con mascherina obbligatoria e distanziamento. Aperti i negozi e i bar e ristoranti ma fino alle 18.

9 e 10 gennaio arancioni

Il 9 e 10 gennaio arriverà invece la stretta. L'Italia sarà tutta arancione e divieto di spostamento tra le regioni ma consentendo le visite a parenti e amici sempre in due persone. Ci sarà divieto di spostamento tra i comuni. Chiusi bar e ristoranti.

Dall’11 al 15 gennaio

Dall’11 scatta la divisione in fasce con un Rt più basse: se è all’1 si entra in fascia arancione, se è all’1,25 si entra in fascia rossa.

L’ipotesi "zona bianca" dal 15 gennaio

Solo un'ipotesi, nulla di più che, numeri alla mano, attualmente non sembrerebbe essere percorribile. In questa nuova fascia di colore sarebbero aperti bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei. Ma rimarrebbero comunque obbligatori: la mascherina all’aperto e al chiuso, il distanziamento di almeno un metro tra le persone, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali. Gli spostamenti potrebbero essere liberi e potrebbe anche essere rinviato l’orario del coprifuoco.

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