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Vaccino anti-Covid: dove farlo, da chi saremo chiamati e come prenotare

Continua la campagna vaccinale in tutta Italia che ha già permesso la somministrazione delle dosi a 22.789 persone (12.355 donne e 10.434 uomini). Al momento, come si legge nel report aggiornato alle 23,30 del 31 dicembre 2020, sono stati vaccinati 20.227 operatori sanitari, 1.185 unità di personale non sanitario e 1.377 ospiti di Rsa. Ma cosa accadrà quando verrà ultimata questa prima fase?

La seconda fase della vaccinazione

Così come indicato dal ministro Roberto Speranza "nella seconda fase della vaccinazione, quando avremo completato la somministrazione fra operatori sanitari e ospiti delle residenze per anziani non potremo prescindere dalla indispensabile collaborazione dei medici di famiglia". Ecco che gli anziani potrebbero avvalersi degli studi dei medici di famiglia per essere vaccinati. I medici dovrebbero contattare i propri assistiti, organizzare la vaccinazione.

Quando scatta la seconda fase

Dopo l'intoppo del vaccino di Astrazeneca, le date sono più incerte. È difficile fare programmi anche perchè ci sono molte variabili. Il turno degli anziani sopra gli 80 anni dovrebbe avvenire a marzo. Dovrebbero essere sempre i medici di famiglia ad occuparsi delle vaccinazioni, anche domiciliare nel caso si tratti di persone che non possono muoversi da casa.

La terza fase della vaccinazione

Arcuri ha indicato come punti di riferimento i gazebi contraddistinti dalla primula bianca che verranno organizzati in luoghi strategici per la somministrazione del vaccino: dei box per le punture che sarebbero destinati alla vaccinazione della popolazione generale e non per le categorie fragili.

Come prenotare

Ancora non si sa se ci sarà o meno un'App dedicata per prenotare giorno e oraro della vaccinazione. Dopo il fallimento della Immuni, la cautela è d'obbligo.

Pfizer-Moderna: le dosi destinate all'Italia

L’unico vaccino disponibile al momento è quello di Pfizer-Biontech. Il 27 dicembre l’Italia ha ricevuto 9.750mila dosi e altre 470mila negli ultimi giorni del 2020. Pfizer si è impegnata a consegnare dalle 450mila alle 490mila dosi a settimana vale a dire 7 milioni 350mila nel primo trimestre, 8 milioni 300 mila nel secondo trimestre, 10 milioni 300 mila nel terzo e 1 milione e 400mila nel quarto per un totale di 27 milioni di dosi che basteranno per 13,5 milioni di persone considerata la doppia somministrazione. Dall’azienda Moderna (approvazione prevista per il 6 gennaio da parte di Ema) arriveranno altre 10 milioni di dosi, nel primo trimestre l’Italia ne riceverebbe 1,3 milioni.

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