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Coronavirus, Rezza: "Rt in lieve aumento, servono misure più stringenti in alcune aree"

Gianni Rezza

A livello nazionale la fase è di «instabilità e transizione. Dopo alcune settimane a cui si è assistito a una tendenza alla riduzione dell’indice Rt e nuovi casi, ora si assiste a una sorta di tendenza alla stabilizzazione, anche per l’incidenza su 14 giorni». Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. «Da 2 settimane una tendenza a un lieve incremento Rt», 0,90 in questa settimana contro lo 0,86 precedente e 0,82 di quindici giorni fa.

«Purtroppo - ha aggiunto - il tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva è ancora al di sopra della soglia critica. Per questi motivi, è bene continuare a mantenere dei comportamenti prudenti soprattutto in questo periodo di festività. E nelle aree del Paese maggiormente colpite, si può considerare l’opportunità di misure maggiormente restrittive».

«La preparazione però alla riapertura delle scuole mi sembra piuttosto accurata. È chiaro che quando si riaprono le scuole non si teme tanto la trasmissione all’interno dell’ambiente scolastico quanto il fatto che si rimette in moto tutta una serie di attività e di persone». Infine sulla trasmissione del virus con la riapertura delle scuole: «Difficile dire quale sia il contributo alla riapertura delle scuole alla circolazione virale. Ci sono diversi studi a livello internazionale con risultati contrastanti e c'è anche il fatto che bambini e adolescenti hanno meno sintomi rispetto agli adulti, quindi la circolazione inavvertita del virus potrebbe essere presente e più difficile da accertare se non si fanno screening ripetuti».

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