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Nuova variante Covid in Italia, allarme di Natale: coppia in isolamento a Roma con forte carica virale

La zona rossa partirà giovedì ma c'è già un nuovo fantasma che aleggia sull'Italia: la nuova variante Covid, molto più contagiosa di quella normale. Una novità che ha spinto subito il governo a sospendere i collegamenti aerei con il Regno Unito e ad aumentare i controlli sugli arrivi, imponendo tamponi e quarantene anche per chi si trova già sul territorio nazionale.

Ma la stretta sui trasporti è un'azione intrapresa da molti altri Paesi. E la variante è già arrivata in Italia. Una coppia è in isolamento a Roma. Positiva una donna (primo caso registrato in Italia), il cui convivente, di origine britannica, è rientrato nei giorni scorsi dal Regno Unito.

La donna sta bene ed è asintomatica, non è ricoverata ma è in isolamento con il compagno nella loro abitazione nella zona di Roma. Il convivente è anche lui positivo ed asintomatico ed era rientrato alcuni giorni fa dal Regno Unito ma su di lui non è stata ancora conclamata la variante. La sua compagna invece ha una forte carica virale. Elemento, quest'ultimo, che avrebbe aiutato a sequenziare il genoma del virus SARS-CoV-2 con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna.

La mutazione del Sars-Cov2, pur non sembrando più letale, può aumentare il già alto numero di infetti, con conseguente più grande pressione sui reparti ospedalieri e sulle terapie intensive.
Il ministro Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che da ieri stoppa i voli da e per la Gran Bretagna fino al 6 gennaio, "una misura precauzionale per capire la portata del problema", ha spiegato, presa "dopo un confronto con i nostri scienziati, che dovranno capire la situazione, in contatto con Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e governo inglese".
Ma la variante inglese del virus "è preoccupante e scegliamo la strada della massima prudenza", ha ammesso Speranza. Per ora si punta a controlli serrati e si monitora la situazione: in caso di aggravamento non si esclude un inasprimento delle misure.
Fino al 9 dicembre era obbligatorio fare il tampone in arrivo in Italia dalla Gran Bretagna (e da altri Paesi europei); dal 10 dicembre, invece, in base al Dpcm del 3 dicembre, chi entrava nel nostro Paese doveva esibire il risultato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti. Non era perciò più possibile fare il test all'arrivo. La mancata presentazione del tampone negativo faceva scattare automaticamente la quarantena. Da ieri è in vigore invece il divieto di volare da e per il Regno Unito. Per i passeggeri in arrivo con gli ultimi voli è stato ripristinato il tampone in aeroporto.

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