Il pericolo per ora non viene da fuori, per quanto riguarda il contagio da coronavirus in Sicilia. Da ieri, cioè da quando è entrata in vigore l’ultima ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci proprio contro l'esodo di Natale, sono pochi i viaggiatori risultati positivi al Covid, e tutti asintomatici. Il numero? Circa 40, la maggior parte a Catania, anche se si tratta di stime non ufficiali.
Se la cifra in assoluto non è comunque bassa, si deve tenere in considerazione quante persone arrivano ogni giorno in Sicilia in questo periodo, circa 4000 al giorno tra navi, auto, aerei e treni. Quindi, almeno fino a questo momento, si parla dell'1% circa. Individuarli è comunque importantissimo, anche se il dubbio di riuscire a individuali tutti rimane, visto che nonostante i controlli qualcuno inevitabilmente sfuggirà alle stime.
Certo, meglio di niente, questo è sicuro, anche perchè a dirla tutta il pericolo maggiore in questo momento viene dall'interno, con una curva di contagi in tutta la Regione che si abbassa davvero troppo lentamente, così come il tasso di positività e anche le vittime. E c'è da vedere cosa succederà quando si avranno i primi resoconti dei giorni del passaggio in zona gialla.
La Regione comunque per prevenire quantomeno il contagio esterno ha ideato un piano ben specifico: oltre sessanta punti di controllo e drive-in dislocati nei principali punti d’accesso all’Isola e su tutto il territorio, dove sono impegnati oltre un migliaio di unità di personale sanitario per effettuare i tamponi rapidi.
Chi rientra, anche seguendo le indicazioni contenute nel form di registrazione telematica, può segnalare di essere in possesso dell’esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore, oppure procedere con l’esecuzione del test rapido nel territorio siciliano, proprio in uno dei siti dedicati.
In alternativa, si può andare anche presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l’obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di prevenzione dell’Asp. Chi non segue nessuna di queste procedure, come ultima ipotesi, ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all’Asp di pertinenza.
Le misure speciali di contrasto alla diffusione del virus durante il periodo natalizio saranno in vigore fino al prossimo 7 gennaio. Sono esclusi i pendolari e coloro che si siano allontanati dall’Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.
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