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Coronavirus, in Sicilia l'Rt scende a 0,68: è tra le 14 regioni a rischio "moderato"

La Sicilia è tra le 14 regioni a rischio moderato di trasmissione del Covid e ha un Rt di 0,68, in discesa rispetto alla scorsa settimana quando era a 0,79. È quanto si evince dal report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, dal 30 novembre al 6 dicembre, aggiornati al 9 dicembre. In Italia è sceso ancora l’indice di contagio Rt, passando da 0,91 a 0,82 ma ci sono 5 regioni classificate a rischio Alto che preoccupano parecchio gli esperti. Si tratta di Puglia, Sardegna, Veneto, Emilia Romagna e Provincia Autonoma di Trento per le quali l'Iss consiglia di adottare subito misure che possano far abbassare l'Rt. Per quanto riguarda le regioni a basso rischio, sono invece soltanto 2: Basilicata e Molise.

La Sicilia è dunque tra le quattordici Regioni/PA classificate a rischio Moderato e, secondo gli esperti, nessuna ha una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità.

Inoltre, in 16 Regioni si evidenzia un "impatto alto" sui servizi sanitari per sovraccarico di terapie intensive e area medica, per evidenza di nuovi focolai (in Rsa, case di riposo, ospedali o luoghi con popolazione vulnerabile) e per nuovi casi segnalati. Tra queste 16 non c'è la Sicilia. Le 16 regioni ad "impatto alto" sono Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna., Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna , Toscana, Umbria e Veneto.

Gran parte delle regioni, dunque, sono classificate a rischio Moderato di una trasmissione di SARS-CoV-2 "ma l’elevata incidenza e l’attuale forte impatto sui servizi ospedalieri richiede cautela mantenendo elevata l’attenzione nei comportamenti".

Per questo motivo, si legge ancora, "questo andamento deve portare alla massima attenzione nell’adozione e rispetto delle misure, ed evitarne un rilassamento prematuro, mantenendo elevata l’attenzione nei comportamenti".

Questo l’elenco degli Rt evidenziato neelle altre regioni dalla cabina di regia istituita dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità: Abruzzo, 0.8; Basilicata, 0.65; Calabria, 0.64; Campania, 0.71; Emilia Romagna, 0.81; Friuli Venezia Giulia, 0.97; Lazio, 0.67; Liguria, 0.63; Lombardia, 0.82; Marche, 0.8; Piemonte, 0.64; provincia autonoma di Bolzano, 0.67; provincia autonoma di Trento, 0.91; Puglia, 0.8; Sardegna, 0.7; Sicilia, 0.68; Toscana, 0.76; Umbria, 0.66; Valle d’Aosta, 0.6; e Veneto, 0.91. Il Molise è la regione con l’indice Rt più alto (1,48) d’Italia ma non dovrebbe diventare “arancione” perché, in sostanza, stando all’analisi dei dati presenta un basso rischio di crescita dell’epidemia ed è addirittura sotto i limiti considerati critici per l’occupazione dei posti letto, cioè il 30% delle terapie intensive e il 40% dei reparti internistici.

 

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