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Messa di Natale alle 16.30 e baci alle statue vietati, le diocesi fissano le regole anti-Covid

Arrivano le prime indicazioni dei vescovi delle varie diocesi per la celebrazione delle Messe di Natale. Se la regola generale della Messa della notte è fare in modo che tutti possano essere a casa entro le 22, l’orario del 'coprifuoco', ogni diocesi si sta organizzando in autonomia.

L’ufficio liturgico della diocesi di Roma ha indicato ai parroci della Capitale che «per la celebrazione eucaristica del Natale del Signore, il formulario della Messa vespertina della vigilia si può usare a partire dalle ore 16.30. Il formulario della Messa della notte, invece, si può celebrare dalle ore 18». Anche i vescovi della Calabria hanno dato un fascia oraria in cui celebrare la Messa di mezzanotte: dalle 17 alle 20.

Precise disposizioni riguardano anche alcuni gesti tradizionali, come il bacio del Bambinello, che quest’anno «è vietato». Stessa indicazione, quella di evitare i baci delle statue di Gesù Bambino, arriva dal vescovo di Nocera-Sarno, mons. Giuseppe Giudice, che specifica anche che non possono tenersi né concerti natalizi né presepi viventi.

Se a Ragusa il vescovo Carmelo Cuttitta dà ai parroci la facoltà di celebrare la Messa indicando come orario della benedizione finale al massimo le 21.30, a Reggio Emilia la fascia oraria data ai parroci è quella delle 18-20 e si chiede ai religiosi responsabili delle parrocchie del centro di mettersi d’accordo per consentire un afflusso ordinato dei fedeli e rispettoso delle norme anti-assembramento.

A Ventimiglia, il vescovo Antonio Suetta chiede di evitare messe in streaming perché chi non potrà partecipare alla Messa possa vedere in tv quella celebrata dal Papa. Ma l’indicazione è anche a far suonare tutte le campane a mezzanotte. Tutti chiedono un deflusso dalle chiese in ottemperanza alle norme, senza scambiarsi auguri e abbracci alla fine delle Messe.

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