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Coronavirus, l'Iss: situazione migliora ma ancora difficile, Sicilia a rischio basso e con Rt sotto 1

il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro

La situazione sul contagio del coronavirus in Italia e in Sicilia migliora, ma mai abbassare la guardia. Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. E ancora: l'indice Rt è inferiore a 1 in molte Regioni/PPAA, tra le quali anche l'Isola. Inoltre, per la seconda settimana consecutiva, l'incidenza dei casi negli ultimi 14 gg è diminuita. Questi dati "sono incoraggianti e confermano l'impatto delle misure che si accompagnano con una diminuzione nelle ospedalizzazioni in area medica e in terapia intensiva; tuttavia, la pressione sui servizi ospedalieri è ancora molto elevata".

"L'impatto della epidemia sui servizi sanitari assistenziali rimane alto. 18 Regioni/PPAA, il primo dicembre avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia Intensiva supera ancora la soglia critica di occupazione a livello nazionale. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione: da 3.816 (24/11/2020) a 3.663 (01/12/2020); mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 34.577 (24/11) a 32.811(01/12/2020).

"Si osserva una riduzione generale del rischio complessivo, con la maggior parte delle Regioni/PPAA a rischio moderato e, per la prima volta dopo sette settimane, due a rischio Basso, rileva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Questa settimana si osserva una diminuzione significativa dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 590.65 casi per 100,000 abitanti nel periodo 23/11/2020-29/11/2020 contro 706.27 per 100,000 abitanti nel periodo 09/11/2020-22/11/2020, sebbene questa "rimanga a livelli molto alti". "L'incidenza rimane ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto è necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedali.

Sono 16 le regioni italiane che hanno un indice di contagio Covid-19 inferiore a 1. Cinque le Regioni che, invece, registrano un Rt superiore a 1: si tratta della Calabria, con un Rt di 1.06; il Lazio, 1.04; il Molise, 1.38; la Toscana, 1.01; il Veneto, 1.13.
Le 16 Regioni che hanno un indice di contagio Rt inferiore a 1 sono: l’Abruzzo, 0.85; la Basilicata, 0.76; la Campania, 0.74; l’Emilia Romagna, 0.99; il Friuli Venezia Giulia, 0.92; la Liguria, 0.68; la Lombardia, 0.93; le Marche, 0.74; il Piemonte, 0.72; provincia autonoma di Bolzano, 0.8; provincia autonoma di Trento, 0.83; la Puglia, 0.89; la Sardegna, 0.61; la Sicilia, 0.79; l’Umbria, 0.71; la Valle d’Aosta, 0.79.

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