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Bimbo morto in un incidente a Menfi durante una vacanza, processo a rischio prescrizione

Rischia di finire in prescrizione il processo per l'uccisione del piccolo Marco, il bimbo di 7 anni morto ad agosto 2018 in un incidente stradale tra Menfi e Sciacca, mentre si trovava in vacanza con la famiglia.

Quel giorno, una Ford Mondeo, come ricorda il 'Corriere della Sera', non si fermò allo stop ad un incrocio, colpendo in pieno la Nissan Qashqai all'interno della quale c'era proprio la famiglia bergamasca che aveva deciso di trascorrere una settimana in Sicilia. Nell'impatto, i tubi arrugginiti del parapetto entrarono nell’abitacolo della vettura della famiglia Castelli uccidendo Marco, che era seduto nel seggiolino con la cintura di sicurezza perfettamente posizionata. Dopo l’incidente, sei persone vennero iscritte sul registro degli indagati: il conducente della Ford Mondeo, il capo cantoniere che non avrebbe predisposto adeguata segnaletica, l’agente della polizia municipale incaricato del controllo della segnaletica, i responsabili della manutenzione della strada e quindi del parapetto rotto e arrugginito che ha ucciso Marco.

Il processo in Sicilia però non è ancora iniziato. Soltanto a settembre 2019 è stata depositata la perizia finale sull'incidente e nel gennaio scorso, la procura di Sciacca ha chiesto l’archiviazione per quattro indagati. La famiglia di Marco, come riporta il 'Corriere della Sera' ha presentato ricorso ma le udienze che erano state fissate a ottobre e novembre sono state rinviate a marzo del prossimo anno. Lungaggini che adesso rischiano di far andare il processo in prescrizione.

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