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Coronavirus, in Sicilia nell'ultima settimana record di casi e di vittime ma rallenta la crescita della curva

Record di casi di coronavirus nell'ultima settimana in Sicilia. Sono stati 11597 i nuovi contagi registrati, valore più elevato dall'inizio dei controlli con 13% in più rispetto alla settimana precedente, quando però l'incremento era stato del 21,9%). È quanto emerge dai dati elaborati dall'Ufficio statistica.

Il tasso di positività è di 17,6% dei tamponi totali effettuati nella settimana (la settimana precedente erano il 16,2%). Con riferimento invece a tutti i tamponi effettuati dall'inizio dei controlli, la percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi effettuati è pari al 6% (la settimana precedente 5,1%). Per quanto riguarda il numero degli attuali positivi è pari a 37162 con un incremento di 8355 in più rispetto alla settimana precedente.

I ricoverati sono 1838, di cui 241 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 145 unità (+24 i ricoverati in terapia intensiva). Il numero dei guariti è in totale di 14781 aumentati di 2952 unità rispetto alla settimana precedente, il numero più elevato registrato in una settimana dall'inizio della pandemia. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 27,8% (domenica scorsa era pari al 28,5%). I ricoverati rappresentano il 4,9% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,6%). La settimana scorsa erano il 5,9% (in terapia intensiva lo 0,8%).

In aumento anche il numero dei decessi pari a 1186, aumentato di 290 unità rispetto alla settimana precedente (il numero di decessi settimanali più elevato dall'inizio della pandemia). Il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,2% (come domenica scorsa).

Per quanto riguarda i dati nazionali, in Italia, complessivamente, nella settimana dal 16 al 22 novembre si sono registrati 230339 nuovi positivi, il 5,4% in meno rispetto alla scorsa settimana.

Il maggior numero di tamponi per 100 mila abitanti è stato effettuato nelle regioni del nord-est, mentre il minor numero di tamponi è stato invece effettuato nelle regioni meridionali, meno colpite - nella fase iniziale della pandemia - dalla diffusione del Covid-19.

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