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Vaccino Pfizer anti-Covid: dall'Ue ok all'accordo per 300 milioni dosi, all'Italia subito 27 mln

Il collegio dei commissari dell’Ue ha dato il via libera a sottoscrivere il contratto per il vaccino anti-Covid 19 con Pfizer-Biontech, fino a 300 milioni di dosi. Lo ha annunciato il portavoce dell’Esecutivo comunitario, Eric Mamer.

Durante la riunione del Collegio dei commissari europei Mamer ha sottolineato che è stato autorizzato "il quarto contratto" di fornitura di vaccini "con l’impresa farmaceutica Pfizer-Biontech per 300 milioni di dosi che verranno distribuite una volta che verrà confermata sicurezza di questo vaccino".

Per il nostro Paese l'accordo firmato prevede una prima fornitura di 200 milioni di dosi, a cui potrà essere aggiunta un’opzione per altri 100 milioni di flaconi, assegnati con criteri da stabilire. La nostra quota, per ora relativa alla prima tranche che dovrebbe essere distribuita da metà gennaio, è il 13,51% del totale, ovvero 27 milioni di dosi.

Adesso occorrerà redigere quanto prima un piano di distribuzione che l'Italia avrebbe già in mente. A presiedere e a organizzare la distribuzione delle dosi alle Regioni è stato costituito un team di 15 esperti. Dovrebbe essere il Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, il responsabile del piano operativo per la distribuzione dei vaccini in Italia. Secondo quanto apprende l'Ansa da fonti di governo, il premier Giuseppe Conte accelera sul piano nazionale per i vaccini: questa mattina ha incontrato Arcuri e, d’accordo anche con il ministro della Salute Roberto Speranza, ha discusso con lui della decisione di affidargli l'incarico in vista dell’arrivo delle prime dosi del vaccino. Arcuri dovrà dunque occuparsi della distribuzione, dalla gestione delle scorte alla conservazione e spedizione, perché "sia efficiente - spiegano dal governo - e avvenga in piena sicurezza".

"La notizia della protezione del 90% è straordinaria, mai avremmo pensato che si potesse raggiungere per un microrganismo nuovo. Ma i dati vanno presentato alle agenzie regolatorie, ovvero l’Ema per l’Europa e l’Fda per gli Stati Uniti, che dovranno verificarli. Queste agenzie, anche se accorceranno i tempi, prima di un mese o un mese e mezzo non sarà possibile, quindi le prime dosi di questo vaccino arriveranno a inizio dell’anno prossimo". Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica, intervenendo oggi durante la trasmissione Agorà, su Rai 3 in merito ai risultati.

"Comunque - ha proseguito Ricciardi - stiamo aspettando anche i dati del secondo vaccino", quello sviluppato dall’università di Oxford e da Astra Zeneca, "i cui dati dovevano arrivare ottobre e sono un pò in ritardo. Siamo fiduciosi che nel 2021 avremo uno o due vaccini ma ciò non toglie - ha concluso - che dovremo continuare a rispettare le regole. L’arma principale resta il distanziamento fisico, la mascherina e l’igiene delle mani, perché il virus continuerà a circolare anche col vaccino e dovremo continuare a stare attenti".

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